Paolo De Chiesa e Sergio Barducci raccontano "Ho sfiorato il cielo"
Una serata partecipata quella che martedì 9 dicembre ha coinvolto in un intermeetig il Panathlon Club Rimini insieme al Lions Club Rimini Host ed al Lions Club San Marino Undistricted.
Nel cerimoniale dei saluti di prammatica, giunto al proprio momento, il Presidente del Panathlon Club Rimini, Gianluca Riguzzi, ha letto gli scopi associativi e prima della relazione del gradito ospite, il campione di sci Paolo De Chiesa, coadiuvato dal giornalista Sergio Barducci, ha approfittato della "finestra" offertagli, per illustrare brevemente ai presenti l'essenza dell'agire del Movimento Sportivo panathletico racchiuso nelle parole greche PAN ATHLON mescolate a quelle latine LUDIS IUNGIT (...nunc et sempèr).
Riguzzi ha commentato come Paolo in realtà fosse un predestinato agli allori sportivi perché il fratello del nonno paterno era nientemeno che il centromediano del Genoa Luigi Ferraris, cui nel 1933 sarà intitolato lo stadio genovese, nel quartiere di Marassi. Prozio, ingegnere alla Pirelli, che, pur esentato, volle combattere sul fronte della Prima Guerra Mondiale come Tenente di Fanteria in cui troverà prematura morte a 25 anni.
De Chiesa si è raccontato ai presenti iniziando dalla famiglia, gli esordi e le vittorie da bambino-ragazzetto nel Trofeo Topolino ideato da Rolly Marchi, giornalista e pioniere dello sci italiano, in collaborazione con Mike Bongiorno, che ne fu un grande promotore, per arrivare ai trionfi, con la mitica Valanga Azzurra, che ha segnato la storia dello sci mondiale; agli incubi di un colpo di pistola al volto dal quale è miracolosamente scampato.
Il tutto raccontato nelle pagine della biografia, scritta e selezionata a quattro mani con Sergio Barducci, "Ho sfiorato il cielo", la straordinaria storia di Paolo De Chiesa, lo slalomista che ha infiammato gli appassionati di sci, in cui racconta la sua vita, gli affetti e gli esordi sulla neve, rivelando un fatto drammatico taciuto finora: "Ero nel pieno delle mie forze, avevo 22 anni e andavo fortissimo. Salvo per miracolo. Ho subìto pesanti conseguenze e nessuno mi ha mai chiesto scusa, nonostante abbia sempre coperto i responsabili".
Passaggio che ha provocato non solo un senso di attenta commozione dei presenti, e che si è concluso con un fragoroso applauso rivolto al campione che con grande tenacia e coraggio è riuscito a rialzarsi da quel terribile momento e periodo, che lo ha tenuto lontano dalle gare per tre anni. Ancora oggi, Paolo ha detto: "il dolore mi tormenta".
Come anticipato, l’incrollabile tenacia e la voglia di tornare sui podi della Coppa del Mondo lo hanno fatto tornare protagonista e affrontare con successo rivali del calibro di Ingemar Stenmark o Phil Mahre.
"Ho sfiorato il cielo" è lo spaccato di una vita vissuta intensamente, insieme ai grandi campioni dello sci mondiale, dei quali svela anche aneddoti personali.
Oggi Paolo è un apprezzato commentatore televisivo delle gare di sci, e quando non è in giro per il mondo, vive nella sua Saluzzo, circondato da persone care e pervaso dalla passione di sempre che ha spostato nello sci alpinismo: sale con l’uso delle pelli e la forza dei muscoli e scende su bianche coltri di neve fresca.
Nei saluti finali il Presidente Riguzzi, dopo aver sottolineato l'importanza dei gruppi sportivi militari per il sostegno alle eccellenze dello Sport (Paolo è stato per più di un decennio nelle Fiamme Gialle della G.d.F. e come lui, Thoeni, Gros e Ghedina), lo ha ringraziato in modo particolare perché nel racconto della sua "improvvisa caduta" nella vita e nella caparbietà nel reagire, ritornando a gareggiare ai livelli precedenti, ad un fato così avverso, ha espresso "operativamente" i Valori che il Panathlon esprime, diffonde e difende, ovvero la costruzione di personalità individuali ben salde, perché lo Sport è per prima cosa ,davvero, Palestra di Vita.
Il Panathlon ringrazia Biancamaria Toccagni, Presidente del Lions Club Rimini Host e organizzatrice della serata, Daniele Bacchi, che è riuscito a coinvolgere il Panathlon (di cui è socio) nell'evento, e Federica Bianchi, Presidente del Lions Club San Marino Undistricted.












