Fideiussione integrativa Rimini F.C., a "rischio" anche le operazioni di mercato

La fideiussione integrativa da 420mila euro (è il 40% del monte ingaggi oltre il milione di euro, nel caso del Rimini il monte ingaggi complessivo supera di poco i due milioni) che il Rimini F.C. dovrà produrre entro mezzanotte di oggi (8 agosto) alla FIGC mette a rischio il futuro operativo immediato del club biancorosso.

Oltre a rischiare un’ulteriore penalizzazione oltre a quella per la quale la società è stata deferita il 31 luglio scorso al Tribunale Federale Nazionale (leggi notizia), in caso di mancato deposito della fideiussione la nuova dirigenza non potrà effettuare nuove operazioni di mercato in entrata salvo effettuare prima movimenti in uscita che abbassino il monte ingaggi sotto il milione di euro.

Inoltre sarebbero annullati gli accordi raggiunti nel mese di luglio (nel caso del Rimini solo con alcuni membri dello staff tecnico, mentre non riguardano giocatori).

Paradossalmente, ma solo in linea teorica, sarebbero validi i contratti di agosto (per gli accordi dall’1 al 31 la fideiussione va prodotta entro l’8 settembre). Come scritto però solo in linea teorica perché in caso di mancata presentazione della fideiussione integrativa per i contratti di luglio è impensabile che l’Ufficio Tesseramenti della Lega possa dare il visto di esecutività per le operazioni di agosto.

Il sequestro conservativo delle quote sociali per il debito contratto dalla Ds Sport di Stefania Di Salvo nei confronti della Vr Trasporti di Alfredo Rota, con la nomina di un custode giudiziario (leggi notizia), rende ovviamente più complicato l'ottenimento della fideiussione.

Per la Building Company sarà quindi una corsa contro il tempo.

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Contrariamente a quanto annunciato qualche ora fa, la partita di Coppa Italia tra Pescara e Rimini di domenica 10 agosto (calcio d'inizio alle 20:30) non sarà trasmessa in diretta dall'emittente abruzzese Rete8.