Claudia Mancinelli: da atleta ad allenatrice di Sofia Raffaeli


Nella giornata dedicata alla presenza della testimonial, il bronzo olimpico Sofia Raffaeli, e all’esibizione di Tara Dragas, quinta classificata agli Europei, c’era anche Claudia Mancinelli, allenatrice della Federazione Ginnastica d’Italia e colonna portante della Ginnastica Fabriano.
Claudia è oggi una delle più influenti allenatrici della ginnastica ritmica italiana: ha accompagnato le atlete Milena Baldassarri e Sofia Raffaeli alle Olimpiadi ed è protagonista di un progetto editoriale che parla al cuore di tutte le giovani ginnaste.
Le origini di una passione
Tutto è cominciato in tenerissima età, nella piccola ma ambiziosa realtà della Ginnastica Fabriano.
«Il mio primo approccio in palestra è stato a quattro anni. Ricordo poco, ma ricordo una bellissima atmosfera», racconta Claudia. «All’inizio ti ci portano i genitori, poi tra amicizie, nastri, palle e cerchi, questa passione cresce... e non si spegne più».
Dopo aver lasciato la ginnastica da atleta, Claudia ha proseguito la sua formazione nel mondo della danza, lavorando anche in teatro. Ma è stato un ritorno in palestra – avvenuto quasi per caso – a segnare davvero il punto di svolta: «Un giorno sono rientrata in una palestra dopo anni... e l’odore della palestra mi ha evocato una sensazione di casa. Ho detto: questa è casa mia. Voglio tornare qui».
Inizia così, timidamente, ad allenare due, poi tre volte a settimana. Fino a trasformare quella passione in una professione.
Era coinvolta con Ginnica 3 quando arrivò la proposta della Ginnastica Fabriano: allenare una delle squadre più forti d’Italia. «Avevo un po’ di paura, ma l’idea di tornare nella mia società d’origine, che avevo visto crescere nel tempo, mi ha dato forza. Era una sfida, ma anche una grandissima soddisfazione».
L’anima dell’allenatrice
Con 14 anni di esperienza come allenatrice, Claudia ha sviluppato un approccio fondato sull’ascolto, sulla fiducia e sul riconoscimento del potenziale unico di ogni ginnasta: «Allenare significa cercare la chiave per far sbocciare qualcosa che spesso è nascosto. Anche dove il talento sembra meno evidente, se l’allenatrice ci crede, la ginnasta inizia a crederci anche lei».
Secondo Claudia, tecnica e mente devono viaggiare insieme: «Nella ginnastica la testa vale quasi quanto il corpo. Se si cresce tecnicamente e caratterialmente allo stesso tempo, allora cominciano a nascere delle campionesse».
La magia della pedana e il ruolo dell’allenatore
«Quando una mia atleta entra in pedana, io sono fuori. Ma lei sa che io ci sono. A volte basta uno sguardo per ritrovare la centratura».
E anche quando arriva l’errore, il compito è trasformarlo in un nuovo punto di partenza: «L’errore non deve bloccare, ma diventare un trampolino per ripartire».
Non è un caso che Claudia sia diventata virale per un suo intervento deciso a bordo pedana durante una gara internazionale, anche a Parigi: «Conoscere i propri atleti, sapere cosa possono fare e difenderli quando serve è parte del nostro ruolo. Il ricorso che ho fatto per Sofia era giusto. Con umiltà, ho affrontato le conseguenze, ma è emersa la mia attitudine professionale, seria e determinata. Forse ha fatto rumore perché in Italia non si può fare lo stesso a livello nazionale. Ma in quel momento, in pedana, si è visto tutto il cuore e la testa di un allenatore che sostiene l’atleta nel momento della verità».
Ginnastica in Festa: un trampolino per tutte
Non poteva esserci luogo migliore per presentare il suo primo libro. «Quando sono venuta per la prima volta alla Ginnastica in Festa, lavoravo ancora in una società più piccola, l’ASD Pass Roma, e ho percepito da subito questa atmosfera di festa. È un elogio allo sport e ai suoi valori più belli: la condivisione, la gioia, la passione e anche il sacrificio».
«Una medaglia qui vale quanto una medaglia olimpica. Per molte ragazze, questa è la loro Olimpiade, e va celebrata. Ricordo ancora la gioia delle mie ginnaste quando vincevano qui... anche per me, come allenatrice, era una festa».
Una filosofia di vita: vedere il meglio negli altri
«Credo davvero che ogni persona abbia qualcosa di prezioso da dare. Il mio compito è vederlo, anche quando è nascosto. Quando tu ci credi, la ginnasta inizia a crederci anche lei».
È forse questo il segreto del successo di Claudia Mancinelli: il suo sguardo, capace di vedere potenziale, valore e umanità in ogni giovane atleta. Una filosofia che costruisce bellezza, dentro e fuori la pedana.
Appuntamento da non perdere
“I Love Gym” sarà presentato sabato 28 giugno alle ore 14:00 all’Agorà, vicino al Palco delle Premiazioni della Ginnastica Ritmica in Festa.
Un’occasione imperdibile per avvicinarsi al cuore di questo sport attraverso gli occhi e la voce di una delle sue protagoniste più appassionate.
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Silvana Conte