Alla scoperta della RSR Sebastiani Rieti, avversaria domenica di RBR


Sarà un Flaminio pronto, come nei claim societari, a “far nascere l’energia”. Sì, perché l’occasione è di quelle speciali: la seconda giornata di Serie A2 coincide con l’esordio casalingo della Dole Rimini, che circa 200 appassionati biancorossi hanno già potuto vedere all’opera lo scorso sabato a Milano ma che, per molti, resta ancora tutta da scoprire. Si gioca nel consueto orario delle 18:00 di domenica (28 settembre), avversaria di turno una RSR Sebastiani Rieti a sua volta reduce della propria “prima” di campionato.
Con un nuovo nome e un nuovo allenatore (Alessandro Rossi, salito di categoria per sedersi sulla panchina di Treviso, è stato sostituito dal veterano Franco Ciani, che i più esperti ricorderanno alla guida dei Crabs oltre vent’anni fa), i reatini vogliono continuare a costruire sulle basi di un ottimo campionato 2024-25, chiuso al quarto posto e con le semifinali playoff. L’inizio, però, non è stato dei migliori: nel posticipo della prima (giocata mercoledì per la convocazione di Lorenzo Piccin in Nazionale 3x3), Perry e compagni - privi di Jarvis Williams - si sono dovuti arrendere ad Avellino sul parquet del PalaSojourner.
Una serata storta che, di certo, non cancella il talento e l’esperienza diffusa nel lungo roster a disposizione di coach Ciani. Sugli esterni c’è Mattia Palumbo, che può giocare sia in regia che da guardia in attacco ma soprattutto, con i suoi 198 cm, difendere su almeno tre ruoli dando versatilità alla truppa reatina; il venticinquenne romano, reduce dal passaggio a Verona, è da anni tra i più solidi giocatori del campionato e, malgrado un tiro da tre altalenante (20% l’anno scorso, attorno al 30 in quelli precedenti), sa costruire per sé (49% da due punti) o mettere in ritmo i compagni, oltre che andare a rimbalzo con una facilità impressionante per il ruolo. Parte dei compiti di regista saranno assorbiti dall’americano Darius Perry: combo di 188 cm, arriva alla sua prima tappa italiana con un curriculum importante che parte dal college a Louisville e passa per Ungheria e Germania prima di una “tripletta” nella scorsa stagione (Grecia, Israele e Polonia, dove ha chiuso a 15 di media). Pericoloso dall’arco (43% con lo Zielona Gora), da Perry ci si possono aspettare anche assist (5) e tanti tiri (18, per 15 punti, all’esordio). Da Verona, insieme a Palumbo, arriva anche Liam Udom: ala dalle spiccate doti fisiche (199 cm) e atletiche, il numero 27 ha sfiorato la doppia cifra nella scorsa stagione tirando con il 46% da due e il 30% da 3. Udom è il classico swingman, capace di rendersi pericoloso in penetrazione o sui tiri piazzati, ed è un difensore più che affidabile. Coach Ciani, poi, potrà contare su una coppia di lunghi già allenati lo scorso anno ad Orzinuovi: Tommaso Guariglia (con l’allenatore friulano anche ad Agrigento e Torino) e - se recupererà in tempo - Jarvis Williams. Entrambi sono lunghi dinamici, capaci di colpire in diversi modi. Guariglia è un giocatore da doppia cifra, lungo moderno dotato di buona mano sia dalla media che da tre punti (solo il 23% la scorsa stagione, ma oltre il 40 in quella precedente) ed efficace anche sotto le plance con i suoi 205 cm per 100 kg; Williams è un atleta formidabile, capace di correre il campo con successo ed abituato a volare sopra il ferro, ma pericoloso anche oltre la linea dei 6,75 (35% la scorsa stagione, con un paio di tentativi a partita) oltre che con il gioco spalle a canestro. Già visto in diversi campionati di livello in Europa, oltre che in Serie A, la sua prima stagione nel campionato cadetto lo ha incoronato come uno dei migliori lunghi della categoria oltre che, indubbiamente, il migliore nella stagione di Orzinuovi (quasi 17+8 di media).
La regia della second unit è affidata a Matteo Parravicini, play classe 2001 ma già decisamente esperto della categoria; giocatore capace di spaccare le partite uscendo dalla panchina, arriva a Rieti da Forlì, dove ha confermato i suoi abituali livelli di produzione (8 punti e 2 assist in soli 18’) e la sua pericolosità dal perimetro (37%). Sugli esterni l’energia di Lorenzo Piccin e la solidità di Fabio Mian: entrambi precisi dall’arco, per il primo dovrà essere una stagione di continua crescita (5 di media in 19’ nell’ultima annata), mentre il secondo, forte delle esperienze al piano superiore e del titolo vinto con Trapani, è un’arma importantissima come sesto uomo di lusso; Mian, infatti, è un cecchino (40% tondo in maglia Fortitudo) tanto sugli scarichi quanto in uscita dai blocchi. Anche lui, poi, conosce bene coach Ciani, suo allenatore in A1 a Trieste. Da quattro c’è l’eterno Davide Pascolo, che potrebbe peraltro partire in quintetto se dovesse mancare Williams: con un passato nella massima serie, in Nazionale e nelle coppe europee, Pascolo è sceso ormai da qualche anno in Serie A2 e continua ad essere un “califfo”, con giocate di qualità e scelte intelligenti anche lontano dai tabellini (6 punti e 5 rimbalzi la scorsa stagione con un ottimo 62% dentro l’arco). Poco avvezzo alle triple, la specialità della casa è il tiro dalla media, magari in allontanamento dal post basso, un’arte sempre più rara nel basket moderno. A dare il cambio nel pitturato ci pensa Giorgio Piunti, centro di 205 cm efficace, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, anche dalla lunga distanza (40% l’anno scorso, 2/2 nella prima di campionato): con 9 punti e 4 rimbalzi a referto nel 24/25, Piunti è un’alternativa valida dalla panchina, soprattutto al termine di soluzioni che nascono dai suoi blocchi, ma anche quando viene servito vicino al canestro. Nel lunghissimo roster reatino, poi, c’è spazio anche per Alessandro Paesano, lungo dalla decennale esperienza in B giunto solo a 32 anni alla prima stagione nel secondo campionato (fu a Chieti oltre dieci anni fa, ma era A2 Silver): per lui si prospetta un ruolo da comprimario, ma attenzione perché in assenza di Williams potrà allungare le rotazioni con minuti di energia e una mano più che discreta da tre punti (40% in B con Montecatini).
La formazione di coach Ciani è tra le più esperte del campionato, tanto in campo quanto in panchina. L’allenatore friulano utilizza molti giochi di uscita, sfruttando in particolare i blocchi stagger (due blocchi consecutivi posizionati per liberare un tiratore sull’arco); i laziali sfruttano poi le tante opzioni offensive fornite dai blocchi, sia sulla palla che senza, per trovare soluzioni sia dalla lunga distanza che vicino al ferro, concludendo il pick and roll oppure servendo la palla ai lunghi in post basso. Rimini dovrà limitare il tiro da tre punti della formazione reatina, accoppiandosi il più velocemente possibile in transizione difensiva e cercando di portare fuori posizione gli avversari nell’esecuzione dei loro giochi d’attacco. Senza il pallone tra le mani, Rieti tende al contenimento, cercando di spingere gli avversari dentro l’area costringendoli a fermare il pallone e cambiando sui blocchi non in maniera sistematica ma, comunque, quando gli accoppiamenti lo rendono possibile, per evitare facili penetrazioni a canestro. La Dole dovrà quindi alzare il ritmo della partita, costringendo gli ospiti ad adattarsi ai propri tempi di gioco senza potersi posizionare in difesa nel modo migliore. La continua circolazione del pallone per cercare linee di penetrazione aperte, così come il palleggio, arresto e tiro, saranno tra le chiavi del piano partita biancorosso.
Info biglietti. È fortemente consigliato munirsi in anticipo del biglietto. L'acquisto in biglietteria il giorno della partita potrebbe comportare lunghe attese dovute alla nuova procedura legata all'introduzione da parte della autorità competenti del biglietto nominale.
Come faccio a compilarlo in anticipo?
- In sede negli orari di apertura (da mercoledì a venerdì 9-16, sabato 9-12:30)
- Nelle ricevitorie autorizzate (Tabaccheria Pruccoli, Millennium Bar Tabaccheria, Tabaccheria T'Immagini)
- Su Vivaticket cliccando qui: https://tinyurl.com/Biglietti-
Ufficio Stampa Dole Basket Rimini