Indietro
menu
Maratona in consiglio

Rimini, adottato il Piano dell’Arenile. Resta l’incognita concessioni

di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura 3 min
Ven 14 Giu 2024 17:46 ~ ultimo agg. 1 Giu 17:43
Tempo di lettura 3 min

Dopo due lunghe maratone consecutive (265 votazioni e poco meno di 10 ore di sedute), il consiglio comunale di Rimini ha adottato il nuovo Piano dell’Arenile. L’iter prevede ora entro fine giugno il via libera in Assemblea Legislativa Regionale poi il passaggio al Cuav e infine il ritorno in consiglio dopo l’estate per l’approvazione definitiva.

Circa settecento le istanze presentate da cittadini, professionisti e categorie arrivate a seguito della pubblicazione del piano. Obiettivi strategici del Piano, l’aumento delle spiagge a libera fruizione (+37% rispetto alla superficie attuale) e il potenziamento della connessione tra mare e lungomare attraverso i varchi, quali nuovi spazi a disposizione delle persone. A Rimini sud i varchi, mantenuti in corrispondenza degli assi principali (piazze e Belvedere), saranno luoghi di collegamento tra arenile e parco del Mare, liberi da manufatti sul modello di piazza Kennedy. Le spiagge libere in incremento saranno ricavate invece distribuendo proporzionalmente una riduzione di fronte tra le concessioni limitrofe e andando ad implementare, dove possibile, quelle esistenti. A Rimini nord che presenta caratteristiche morfologiche diverse da sud, l’Amministrazione propone di mantenere l’integrazione tra varco e spiaggia libera, modificandone la localizzazione. Inalterato il numero delle concessioni.

Tra i temi centrali del Piano anche la destagionalizzazione della spiaggia con la previsione di un bando pubblico per il mare d’inverno con cui assegnare eventuali superfici aggiuntive (da recuperare da quelle non utilizzate complessivamente nel piano) affinché gli stabilimenti balneari e pubblici esercizi possano sviluppare attività diversificate (funzioni sportive, di intrattenimento, culturali) anche oltre la stagione estiva. Sempre per far vivere la spiaggia dodici mesi l’anno, nell’ambito dei cosiddetti interventi di microaggregazione che si sviluppano in corrispondenza delle piazze e dei nuovi varchi a mare, si prevede la possibilità di concedere l’utilizzo della zona C (quella destinata all’ombreggio) per l’organizzazione durante il periodo invernale di eventi e manifestazioni temporanee, senza limitare l’uso pubblico di tali aree. Per le macroaggregazioni invece, sarà consentita la realizzazione di opere per la destagionalizzazione degli stabilimenti balneari che dovrà essere incluso nel progetto presentato per la richiesta del titolo abilitativo. Introdotta anche una maggiore flessibilità per la collocazione dei pubblici esercizi nell’ambito degli interventi di aggregazione tra piazzale Boscovich e Benedetto Croce, con l’obiettivo di differenziare il servizio.

Il Piano dell’Arenile si inserisce in un contesto di grande incertezza sulle spiagge che coinvolge direttamente anche i comuni. Rimini, spiega l’assessora al Demanio Roberta Frisoni, auspica un intervento del Governo per dare indicazioni chiare e univoche sulle evidenze pubbliche ma (affidandosi anche ad un pool di esperti) l’amministrazione ha iniziato l’iter che porterà ad attribuire le concessioni ispirandosi ai principi del Ddl Draghi. “Stare fermi sarebbe più rischioso” dice. Il nuovo piano prevede una complessiva riqualificazione della spiaggia con la sostituzione quasi integrale dei manufatti esistenti per fare spazio a strutture più sostenibili che cambino faccia alla spiaggia. Ovvio che un investimento di questo tipo potrà essere portato avanti solo da chi otterrà una concessione per un tempo congruo ad accompagnare un investimento importante. Il ddl Draghi parla di durata ventennale per le concessioni. Al contempo senza snaturare l’offerta balneare che ha fatto la fortuna del turismo riminese: da qui anche la decisione di mantenere inalterato il numero (elevato) di concessioni valorizzando le microimprese e cercando di limitare, anche nei futuri bandi, le concentrazioni in capo ad un solo soggetto. Per evitare un effetto Jesolo dove grandi gruppi hanno acquisito ampi tratti di arenile.
Altre notizie
di Icaro Sport