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cresciuti investimenti

Persone senza fissa dimora. In consiglio il confronto Lisi-Gianfreda

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 9 feb 2024 15:15 ~ ultimo agg. 19 feb 14:36
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Il tema è stato sollevato dalla consigliera Gloria Lisi che ha interrogato l’amministrazione sulle politiche per dare una risposta alle persone senza tetto che vivono nel comune di Rimini.

Lisi ha citato alcuni dati drammatici dell’ultimo Rapporto Fiopsd, Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Fissa Dimora, da cui risulta che Rimini è sesta, nella triste classifica del numero di homeless deceduti nel 2023. Nonostante il fenomeno della grave marginalità adulta sia tipico soprattutto delle grandi città, anche a Rimini 6 persone sono morte di stenti nelle strade e negli alloggi di fortuna. La consigliera ha chiesto all’amministrazione quali sono le iniziative messe e che metterà in campo per rispondere a questo grave problema: “L’Assessore era consapevole dei decessi di queste 6 persone? Conosceva le loro storie? Si erano rivolte ai servizi Sociali? Erano conosciute e monitorate dagli operatori dell’unità di Strada? Inoltre chiedo di predisporre risposte abitative nuove e strutturali adeguate a rispondere alla precarietà abitativa che colpisce sempre più persone, di ampliare il numero di appartamenti di emergenza abitativa, di aumentare gli appartamenti messi a disposizione del progetto housingfirst, di conoscere quanti nuovi contratti di affitto si sono stipulati, grazie al tanto sbandierato Patto per la casa, di sapere quante persone, pur avendone i requisiti ed avendone il diritto, sono rimaste escluse dal contributo per l’affitto“.
La risposta è arrivata durante la seduta del consiglio comunale dall’assessore Kristian Gianfreda
Negli ultimi due anni abbiamo aumentato in maniera significativa gli investimenti nel settore della povertà estrema e dei senza tetto. Solo in due anni, dati alla mano, a livello di investimenti per l’unità di strada siamo passati da 24 mila euro a 60 mila euro, mentre il sostegno per la struttura della Casa Gallo è stato incrementato da 40 a 50 mila euro (25 posti), incluso il pagamento totale delle utenze da parte dell’amministrazione. A questo si aggiunge anche il potenziamento da 6 a 20 stanze dell’albergo sociale, portando il finanziamento da 50 a 140 mila euro, più altri 30 mila destinati alle camere invernali, garantendo così alle persone senza tetto un luogo sicuro dove trascorrere la notte nei giorni più freddi. Sempre in questi due anni, sono stati aumentati anche gli alloggi da 10 a 13 nell’ambito del progetto dell’Housing First con investimenti crescenti da 155 mila a 210 mila euro. Questo progetto non si limita a fornire un tetto agli homeless, ma anche a promuovere un percorso su misura per gli utenti al fine di favorire la loro integrazione sul territorio e fargli recuperare l’autonomia persa, con uno sguardo al domani. In sintesi, grazie a questi investimenti e al potenziamento della rete pubblica e privata.

C’è anche l’obiettivo di avere un centro servizi che tenga uniti la pluralità di interventi; una sorta di hub che avrà il compito di ottimizzare gli interventi e di coordinare le risorse disponibili, comprese quelle derivanti dal Piano di Ripresa e Resilienza (PNRR)“.