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Le misure cui fare attenzione

L’utilizzo sul lavoro di strumenti che producono vibrazioni può creare patologie

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di Redazione   
Tempo di lettura 4 min
Gio 8 Feb 2024 09:57 ~ ultimo agg. 9 Feb 11:46
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L’utilizzo prolungato di macchinari ed utensili come trapani, martelli perforatori e tagliaerba produce vibrazioni che vengono trasmesse al sistema mano braccio provocando una serie di patologie fisiche e disturbi. Esiste una normativa specifica che regola l’esposizione dei lavoratori a questo tipo di rischio, con misure preventive da rispettare. Pageambiente supporta le aziende ed attività nella gestione della valutazione del rischio vibrazioni.

Vibrazioni mano braccio: un elenco esaustivo delle apparecchiature vibranti

L’INAIL descrive le vibrazioni mano braccio come quelle derivanti da un’apparecchiatura vibrante che, per essere utilizzata, viene impugnata con una o entrambe le mani dal lavoratore. Un utilizzo prolungato di questi macchinari comporta il superamento dei limiti di esposizione previsti dal D. Lgs. 81/08 e l’obbligo, per il datore di lavoro, di implementare misure di prevenzione e protezione per tutelare la salute dei dipendenti.

Le apparecchiature che producono vibrazioni mano braccio si dividono in due tipologie: gli utensili rotativi e gli utensili percussori.

Al gruppo degli utensili di tipo rotativo appartengono:

Sono utensili di tipo rotativo:

• seghetti alternativi;
• levigatrici orbitali;
• decespugliatori.
• smerigliatrici (angolari, assiali, dritte per lavorazioni leggere);
• motoseghe;
• seghe circolari.

Sono utensili di tipo percussorio:

• martelli perforatori;
• demolitori di vario tipo (pneumatici, elettrici, idraulici);
• martelli rivettatori, scrostatori e scalpellatori;
• roditrici e cesoie per metalli;
• trapani a percussione;
• martelli sabbiatori;
• avvitatori ad impulso.

Nell’elenco dei macchinari e degli utensili che producono vibrazioni mano braccio rientra troviamo:

• trapani da dentista;
• seghe per ossa e gessi;
• manubri di moto e motocicli;
• compattatori;
• limatrici rotative con asse flessibile;
• chiodatrici;
• tagliaerba;
• motocoltivatori;
• ribattitrici;
• cubettatrici.

Limiti di esposizione e tipologie di danni in caso di sovraesposizione dei lavoratori

Quando si parla dei limiti di esposizione al rischio vibrazioni per il sistema mano braccio è opportuno distinguere tra valore di azione quotidiano e valore limite di esposizione quotidiano. Il primo fa riferimento alle accelerazioni potenzialmente pericolose e, nell’arco di una giornata lavorativa di otto ore, è stato fissato dal D. Lgs. 81/08 a 2.5 m/s2. Il secondo si riferisce al livello di esposizione giornaliera alle vibrazioni ed è stato fissato dalla normativa appena citata a 5 m/s2 nell’arco di una giornata lavorativa di 8 ore mentre, per brevi periodi, è pari a 20 m/s2. Quando l’esposizione alle vibrazioni mano braccio supera i limiti appena descritti aumentano le probabilità di lesioni di diverso tipo: queste vengono identificate come Sindrome da Vibrazioni Mano Braccio.

Le lesioni possono essere:

  • osteoarticolari
  • vascolari
  • neurologici
  • muscolari e scheletrici

In percentuale le lesioni vascolari sono quelle che si verificano con una frequenza maggiore, in particolare quelle tipiche del Fenomeno di Reynaud.

Misure preventive e di protezione relative al rischio vibrazioni mano braccio

Per tutelare la salute dei lavoratori che quotidianamente utilizzano i macchinari e gli utensili che producono vibrazioni mano braccio è opportuno evitare di superare i limiti previsti dalla normativa.

Le misure preventive e di protezione che il datore di lavoro deve implementare in presenza di limiti di esposizione superiori a quelli previsti dalla normativa sono le seguenti:

  • pianificazione dei turni di lavoro: l’ideale sarebbe quello di organizzare turni di lavoro brevi che permettono di alternare facilmente periodi di utilizzo a periodi di inattività;
  • uso di sistemi di lavoro ergonomici per ridurre il livello di forza e spinta esercitati dal lavoratore;
  • sostituzione dei macchinari datati che producono molte vibrazioni;
  • manutenzione ordinaria programmata;
  • distribuzione ai dipendenti dei dispositivi di protezione individuale certificati secondo la EN ISO 10819 e con marchio CE;
  • corsi di formazione ed aggiornamento dei lavoratori;
  • attivazione di un piano di sorveglianza sanitaria al fine di valutare con costanza il livello di idoneità del lavoratore al normale svolgimento delle proprie mansioni.

Pageambiente supporta le aziende ed attività nella gestione della valutazione del rischio vibrazioni.

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