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accuse di diffamazione

Eredità Agnelli, ecco perché la figlia Margherita è stata querelata a Rimini

In foto: la copertina del libro "Agnelli Coltelli"
la copertina del libro
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 21 feb 2024 18:25 ~ ultimo agg. 22 feb 11:23
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Sarà il gip del tribunale di Rimini, il prossimo 16 maggio, ad occuparsi di uno dei numerosi filoni giudiziari che si sono sviluppati intorno all’eredità di Gianni Agnelli: si tratta della querela per diffamazione presentata dall’avvocato milanese Luigi Emanuele Gamna contro Margherita Agnelli, figlia dell’ex presidente della Fiat. Gamna fu uno dei due avvocati che per conto di Margherita seguì la trattativa che nel 2004 portò la donna a siglare con la madre, Marella Caracciolo, un accordo sull’eredità paterna. Il legale si è sentito diffamato per la ricostruzione della vicenda effettuata nel libro “Agnelli coltelli” del giornalista Gigi Moncalvo, dove compaiono dichiarazioni di Margherita Agnelli ritenute da Gamna lesive della sua dignità personale e professionale.

In particolare, in alcuni passaggi del libro, sarebbero contenute velate accuse di malafade da parte di Margarita Agnelli nei confronti dell’avvocato Gamna, che nel corso delle trattative e dei conseguenti accordi relativi alla successione del defunto Giovanni Agnelli, avrebbe deliberatamente e consapevolmente favorito una transazione che pregiudicò gravemente gli interessi della mandante. Una ricostruzione, questa, che secondo il legale di Gamna (l’avvocato Mauro Anetrini del Foro di Torino), in assenza di prove reca al suo assistito “una grave compromissione dell’onore”.

La denuncia è finita per competenza alla Procura di Rimini, in quanto il libro, pubblicato nel settembre 2022 dalla casa editrice Vallecchi di Firenze, fu stampato nella tipografia del Gruppo Maggioli s.p.a., con sede a Santarcangelo. Il pubblico ministero Davide Ercolani, titolare del fascicolo, ha chiesto l’archiviazione del procedimento non ravvisando la sussistenza del reato di diffamazione e aggiungendo – in sintesi – che il libro in esame sembra rappresentare un mero ed ulteriore tassello di una decennale diatriba nella quale gli eredi di Giovanni Agnelli si sono confrontati senza esclusione di colpi. Secondo il legale di Gamna, però, “la tesi del pubblico ministero non è affatto convincente e pertanto la richiesta di archiviazione deve essere respinta”. Nasce da qui l’atto di opposizione sul quale ora dovrà esprimersi il gip di Rimini.