
L’otto per cento della popolazione carceraria è femminile. Un numero limitato e anche in diminuzione (era al 12% alcuni anni fa) che però racchiude gravi questioni che rimangono, come le loro protagoniste, dietro le sbarre. Spesso le donne hanno meno diritti, meno facilità all’inclusione, e finiscono in carcere per casistiche che spesso sono figlie di violenze subite o truffe. Per non parlare del tema della maternità, dei figli che vivono in carcere con le madri anche se innocenti.
Un tema di cui si parla poco, e su cui prova a fare luce il reportage fotografico di Giampiero Corelli, fotoreport ravennate che da anni entra ed esce dai carceri femminili per raccogliere sguardi e storie che sono diventate anche una mostra che dopo essere stata ospitata in diverse città italiane, tra cui Bologna, nella sede dell’assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, Ravenna e Cesena ora arriva a Rimini, negli spazi dell’ala moderna del Museo della città dove rimarrà sino al 10 marzo.
Domani faccio la brava, donne, madri nelle carcere italiane mette in mostra una cinquantina di scatti: primi piani, figure intere, campi lunghi, diritti o di sbieco. Bianco e nero e colori. Dentro la cornice fotografica si srotola un mondo che è interno ed esterno. Solo che i soggetti ritratti sono sempre reclusi, dietro le sbarre, negli spazi di un carcere. A concludere il percorso anche un cortometraggio con interviste realizzate da Giampiero Corelli a diverse detenute delle carceri da lui visitate e realizzato con il montaggio a cura del fotografo e filmaker Massimo Salvucci.
Del tema si continuerà a parlare anche nei prossimi giorni. Nella giornata di giovedì 22 febbraio (ore 17) è inoltre in programma un convegno dal titolo Donne e carcere. Il lavoro come riscatto al quale parteciperanno la presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna Emma Petitti, la vice sindaca e assessora alle Pari opportunità del Comune di Rimini Chiara Bellini, la direttrice della Casa circondariale di Rimini Palma Mercurio, la presidente di Donna Impresa Confaratigianato Rimini Cristina Vizzini, Francesco Lo Piccolo (direttore del mensile Voci di dentro, periodico scritto con la collaborazione di detenuti) e Viola Carando della Caritas di Rimini. Porterà la sua testimonianza Donatella Marchese, imprenditrice ed ex carcerata.
La mostra Domani faccio la brava. Donne, madri nelle carceri italiane, gode del patrocinio dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Rimini, oltre che del sostegno di Donne Impresa Confartigianato Rimini, Caritas Rimini, Acli, Acli arte e spettacolo, Coordinamento donne Acli, Soroptimist, Tim Business di Donatella Marchese, i settimanali Il Ponte e Corriere Cesenate nelle sue tre edizioni Cesena, Faenza e Ravenna.