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a due mesi dal delitto

Omicidio Pierina, i sospetti degli inquirenti si concentrano su Louis

In foto: Louis Dassilva tallonato dai cronisti
Louis Dassilva tallonato dai cronisti
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 2 dic 2023 19:16 ~ ultimo agg. 3 dic 17:53
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Domani saranno trascorsi 60 giorni dall’efferata uccisione di Pierina Paganelli e il suo assassino si trova ancora a piede libero. Gli investigatori stanno concentrando i loro sospetti su Louis Dassilva, l’uomo che ha avuto una relazione extraconiugale con la nuora di Pierina, Manuela Bianchi. E’ doveroso ricordare che il senegalese al momento non è indagato, eppure gli inquirenti hanno raccolto una serie di indizi che sembrano andare in una direzione precisa.

L’ultimo elemento su cui sta lavorando la Squadra Mobile di Rimini è un breve filmato, recuperato da una delle telecamere della farmacia San Martino, che la sera del delitto di Pierina, intorno alle 22.20, riprende una figura maschile di spalle mentre si allontana in direzione dei bidoni dell’immondizia. Per gli investigatori quello sarebbe l’assassino di Pierina e l’ipotesi avanzata è che si stia dirigendo verso i cassonetti per disfarsi dell’arma e, forse, anche dei vestiti sporchi di sangue. Non a caso in mano terrebbe una sacchetto.

A causa della scarsa qualità delle immagini, gli inquirenti, insieme al personale specializzato, stanno lavorando sui vari fotogrammi per migliorarne la qualità e ricostruire sia la fisionomia che la camminata del presunto omicida. A tal proposito in settimana sono tornati più volte in via del Ciclamino per ripercorrere l’ipotetico tragitto che l’assassino avrebbe compiuto per gettare l’arma e poi fare rientro nel palazzo. E lo hanno fatto con due figuranti, un ragazzo di carnagione chiara e un altro di colore. Sempre una delle telecamere della farmacia, la sera in cui è stata uccisa Pierina, avrebbe ripreso Louis passare lì davanti intorno alle 19.30. La sua andatura, stando al filmato, non sarebbe claudicante come invece lo sarà nei giorni seguenti. Il senegalese, infatti, il 2 ottobre aveva avuto un incidente in moto che gli ha provocato lividi ed escoriazioni ad una gamba. C’è poi un ulteriore elemento che porta gli investigatori a vagliare con attenzione la sua posizione: dai primi riscontri dell’autopsia sul corpo della 78enne, chi ucciso l’anziana è una persona alta almeno un metro e ottanta. A questo si aggiunge la circostanza dei vestiti consegnati da Louis alla polizia, che non sarebbero stati – almeno in un primo momento – quelli che indossava la sera del delitto.

Il senegalese, che ha sempre allontanato con forza ogni sospetto, la sera del 3 ottobre ha dichiarato di essere rimasto a casa a guardare un film su Netflix insieme alla moglie Valeria. Poi la donna, intorno alle 21.50, si è coricata a letto mentre lui sarebbe rimasto a dormire sul divano. “Quella notte non sono mai uscito dal nostro appartamento”, ha ribadito più volte agli investigatori, che nel corso dei mesi avrebbero notato alcune contraddizioni nel suo racconto. L’altro uomo attenzionato dalla Mobile è Loris Bianchi, il fratello di Manuela, che però la sera del 3 ottobre sarebbe rimasto a casa della sorella almeno fino alle 22.50. A confermarlo delle foto scattate dalla stessa Manuela, che lo ritraggono disteso sul pavimento del soggiorno, e il racconto della nipote, rimasta sempre insieme a loro. Tanti indizi, numerosi sospetti ma ancora nessun colpevole.