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rapporto povertà 2022

Diecimila persone hanno bussato alle porte della Caritas. In aumento italiani e stranieri

In foto: la presentazione alla stampa del rapporto Povertà 2022
la presentazione alla stampa del rapporto Povertà 2022
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura 7 min
Mer 22 Nov 2023 13:47 ~ ultimo agg. 23 Nov 13:26
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Chi bussa alla porta della Caritas lo fa soprattutto per chiedere cibo e un aiuto nel trovare casa. E proprio il problema abitativo, sempre più preoccupante è il focus del rapporto sulle povertà della Caritas diocesana dal titolo “Ma la casa mia ‘n dov’è?” che questa sera alle 21 avrà una presentazione pubblica alla sala Sant’Agostino di via Cairoli a Rimini.

Il dato più evidente che emerge dal rapporto è che i poveri aumentano, sia gli italiani che gli stranieri. Tanti di coloro che chiedono aiuto non lo avevano mai fatto prima. La casa è un miraggio, ancora di più se si hanno figli minori e con un fenomeno emergente: abitazioni che i locatari fanno figurare di avere dato in comodato d’uso gratuito ma per cui, invece, chiedono, un affitto in nero.

Il rapporto sulle povertà della Caritas di Rimini: le richieste di cibo e di una casa

Il sogno del vescovo di Rimini Nicolò Anselmi:vorrei che ogni parrocchia avesse sempre un appartamento disponibile per accogliere chi è in difficoltà e che poi attorno a questo nuovo nucleo nascessero relazioni, amicizia, feste. Questi numeri ci interrogano ma è Dio che ci interroga attraverso di loro a trovare una strada condivisa. Dovremmo considerare la comunità una famiglia e se qualcuno in famiglia sta male, è un problema che riguarda tutti. In questi 10 mesi ho imparato ad apprezzare sempre più il lavoro e l’organizzazione della Caritas: ringrazio tutti, volontari e operatori! Dovremo sempre più concepire la Chiesa – ma anche l’umanità tutta – come una famiglia, al cui interno vivono alcuni figli che soffrono.
La carità non è un servizio ma la piena realizzazione di un clima familiare, è un ‘dovere’ di chi parte della famiglia. E tutti siamo chiamati e invitati a pensare a tutti, non solo a chi è vicino a noi, gomito a gomito, ma anche a chi vive più lontano, magari nei territori di guerra o alle prese con crisi energetiche o economiche. Pensiamo ad una solidarietà a 361°. Nella speranza che le guerre che oggi insanguinano drammaticamente il mondo finiscano il più presto possibile – e per questo dobbiamo pregare incessantemente ed essere noi stessi operatori di pace laddove abitiamo e viviamo –, dobbiamo essere consapevoli che questi conflitti lasceranno sul campo migliaia e migliaia di orfani, vedove, persone senza lavoro, senza casa, senza relazioni. Fin da ora siamo invitati a diventare una famiglia che si prende cura di orfani, vedove, sfollati, persone rimaste senza più casa e lavoro”.

“Questi dati – aggiunge il direttore di Caritas Mario Galasso – fanno emergere una sconfitta della comunità, ma non vogliamo arrenderci a questo, vogliamo trovare risposte sempre adeguate a capaci di dare speranza”

I dati nel dettaglio sono stati presentati da Isabella Mancino, responsabile del Rapporto sulle Povertà.

Nel 2022 le Caritas presenti in tutta la diocesi (quindi Caritas diocesana più Caritas parrocchiali), hanno incontrato 5.407 famiglie, quasi 800 in più rispetto al 2021, per un totale di oltre 10 mila persone. Se nel 2021 erano nuovi il 34%, nel 2022 i “nuovi” sono arrivati ad essere il 40%, cioè 4 su 10 non erano mai stati poveri prima di quest’anno. Quest’aumento è dovuto in gran parte dai cittadini ucraini (rappresentano il 30% dei nuovi), ma anche dai pakistani (il 46% di essi si sono rivolti alla Caritas per la prima volta nel 2022).

Gli stranieri sono saliti del 7%, da 2.374 nel 2021 a 3.158 nel 2022 e rappresentano il 58,4%. La maggior parte dei cittadini immigrati è rappresentata dagli africani che corrispondono al 36%, nettamente diminuiti rispetto al 2021, quando erano il 45%. Tra questi prevalgono i nord africani e sono in aumento i nuclei famigliari con minori rispetto agli uomini singoli.

Gli ucraini sono passati dal 5% al 15%, pari a 825 persone, di cui 334 hanno bussato alle porte della Caritas per la prima volta nel 2022. La sola Rimini ha accolto 5350 ucraini scappati dalla guerra (il numero più alto in regione). Per gli immigrati i problemi più grandi sono: trovare un lavoro in regola, spesso anche a causa di problematiche relative ai documenti, difficoltà nel trovare casa in affitto (specie se hanno figli minori), imparare una lingua e una cultura diversa dalla propria, specie se provengono da paesi con alfabeti completamente diversi (cirillico, arabo, pakistano).

Gli italiani sono passati da 1.700 nel 2019 a 2.134 nel 2022 e rappresentano il 39,5%. Il 57% si rivolge alla Caritas dal 2020 (non era mai venuto prima della pandemia), il 63% sono residenti nella diocesi di Rimini, il 58% sono uomini, il 72% ha un titolo di studio basso, il 28% è senza dimora.

Il focus casa

Rimini è la seconda provincia in Regione per il costo della casa, dopo Bologna, e la quinta per gli affitti, Riccione supera addirittura la media regionale.

Ci sono 13.000 alloggi sfitti, eppure trovare una casa in affitto è un miraggio. Tantissime persone vengono in Caritas dicendo che lavorano, ma non riescono a trovare casa.

  • 1.800 persone si sono rivolte alla Caritas avendo casa in affitto, ma, una buona parte di esse ha dichiarato che questa è troppo piccola o mal ridotta per la famiglia o costa troppo per la famiglia e quindi necessitano di cambiare abitazione, ma non la trovano.
  • 250 persone non trovando casa si sono accontentate di residence o stanze d’albergo, che però a maggio devono abbandonare non sapendo nuovamente dove alloggiare e che, comunque, non rilasciano il certificato di residenza e quindi non permettono alle persone di beneficiare dei servizi sociali, del centro per l’impiego o di fare domanda per la casa popolare.
  • 180 persone vivono in casa in comodato d’uso gratuito, ma non sempre è vero che non pagano, si sta diffondendo l’escamotage, da parte di alcuni proprietari, di stipulare un contratto gratuito per beneficiare di tutti gli sgravi fiscali, ma di richiedere poi l’affitto in nero con ardue conseguenze per gli affittuari che non possono così chiedere contributi per gli affitti ai servizi sociali e non possono avere un Isee coerente con le proprie uscite, rischiando così di non riuscire neppure ad entrare in graduatoria per le case popolari o di avere determinati bonus o incentivi in quanto l’isee è troppo alto.
  • Poi ci sono quelli che rimangono in strada: nel 2022 abbiamo incontrato quasi 1.500 senza dimora, in particolare sono 72 quelli che sono venuti in Caritas tutti i giorni e che quindi sono stabili sul territorio, se a questi aggiungiamo quelli che incontrano i volontari delle unità di strada, si parla di circa 300 senza dimora stabili sul riminese.

La Caritas  dispone di un dormitorio, che nel 2022 ha accolto 204 persone per 2.500 notti; un Albergo sociale che nel 2022 ha accolto 57 persone per oltre 5.800 notti, e insieme alla Papa Giovanni XXIII, che è capofila del progetto, assiste 4 donne nel progetto del Comune Housing first dove, nel 2023 ha visto la buona uscita di 2 andate a vivere in autonomia.

Alcuni numeri dei servizi Caritas

Rispetto al tema del cibo le Caritas agiscono:

  • Sono presenti tre mense (Caritas diocesana, Caritas Madonna del Mare a Riccione, Caritas San Pio V a Cattolica) e un refettorio solidale a Savignano sul Rubicone. Nel 2022 sono stati serviti quasi 70 mila pasti a 1.500 persone.
  • Caritas Rimini odv, in collaborazione con le amministrazioni, gestisce #EmporioRimini, che nel 2022 ha riempito 1.924 carrelli a 269 nuclei familiari, per un totale di 700 persone, tra cui 277 minori.
  • Le Caritas parrocchiali hanno distribuito quasi 30 mila pacchi viveri, di cui 7.600 a domicilio, a 2.700 persone.
  • Caritas Rimini odv ha portato 23.624 pasti caldi a casa di 79 anziani e/o disabili attraverso il servizio “Giro Nonni”
  • Sono stati distribuiti 54.333€ di buoni spesa da utilizzare presso supermercati convenzionati a 564 famiglie

450 i volontari delle Caritas parrocchiali, 298 quelli della Caritas diocesana e 40 operatori. Un vero e proprio esercito di pace, di persone che silenziosamente, ogni giorno, combattono contro la povertà per favorire accoglienza, inclusione, per portare ascolto, sollievo, ma anche risposte concrete come cibo e indumenti.

Sul territorio della Diocesi sono presenti 43 Caritas parrocchiali

 

 

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