Vicina colpita alla schiena con un martello, per il giudice non fu tentato omicidio


Era a processo per tentato omicidio il 38enne che a fine luglio 2020, in via dello Stadio a Misano, al culmine di una lite condominiale colpì la vicina di casa, una donna di 60 anni, con due martellate alla schiena. Il pubblico ministero aveva riqualificato il reato in tentato omicidio. Quei colpi, infatti, se scagliati alla testa, avrebbero potuto uccidere. Invece questa mattina (martedì), il gip del tribunale di Rimini, Raffaella Ceccarelli, ha riqualificato il reato in lesioni gravi, condannando l’imputato in abbreviato a 3 anni e 8 mesi contro i 5 anni e 6 mesi chiesti dal pm.
La lite tra i due nacque per banali questioni di vicinato. In quel momento il 38enne, che aveva in mano un martello da carpentiere, lo scagliò contro la donna senza colpirla. Lei lo raccolse ma lui glielo strappò di mano e durante la colluttazione l’attinse due volte tra schiena e costato. Poi l’intervento dei carabinieri di Misano e l’arresto. Ricoverata in ospedale per una sospetta frattura composta vertebrale, la 60enne fu dimessa con una prognosi di circa 40 giorni.
L’aggressore, che ha un’invalidità fisica parziale e fatica a contenere la rabbia, difeso dall’avvocato Cristian Brighi, sconterà la pena ai domiciliari in una struttura assistenziale nel Riminese.