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Martedì il funerale

La scomparsa di Giorgio Napolitano: nel 2011 omaggiò i Tre Martiri a Rimini

In foto: Giorgio Napolitano al Meeting 2011
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
sab 23 set 2023 10:18 ~ ultimo agg. 24 set 09:37
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Alle 19.45 di venerdì 22 settembre, il Presidente Emerito della Repubblica Giorgio Napolitano si è spento alla clinica Salvator Mundi al Gianicolo di Roma. Aveva 98 anni. La camera ardente sarà allestita a Palazzo Madama. A darne l’annuncio è stato il presidente del Senato Ignazio La Russa. Il sottosegretario di Stato Alfredo Mantovano ha disposto che per Napolitano si celebrino le esequie di Stato. I funerali si svolgeranno martedì prossimo sul sagrato di Piazza Montecitorio con una cerimonia laica. Il giorno delle celebrazioni sarà dichiarato lutto nazionale. Napolitano è stato presidente della Repubblica per due mandati dal maggio 2006 al gennaio 2015. 

A Rimini è disposta l’apertura di un registro di condoglianze presso la sede della Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo di Rimini, dall’apertura della camera ardente domenica 24 settembre fino al giorno della celebrazione delle esequie di Stato martedì 26 settembre.

Quando nell’agosto 2011 il presidente Napolitano fece tappa a Rimini

Giorgio Napolitano – scrive il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini è stato un grande Presidente della Repubblica, al servizio del Paese, delle italiane e degli italiani, garante del confronto democratico e del corretto funzionamento delle istituzioni. Della democrazia. E prima ancora è stato protagonista nella sua vita politica della sinistra italiana e non solo, un riformista vero. Un protagonista della storia italiana, che in particolare in Emilia-Romagna ricordiamo con affetto perché fu lui, da Capo dello Stato, a farci sentire da subito vicina l’intera comunità nazionale dopo il terribile sisma del 2012“.

Nei giorni drammatici del terremoto del 2012 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano – ricorda la presidente dell’assemblea legislativa regionale Emma Petittifu molto vicino alla popolazione dell’Emilia-Romagna: un punto fermo nell’emergenza e nella ricostruzione. La sua morte addolora tutta la comunità regionale e mi colpisce profondamente: nella sua lunga militanza politica e nelle istituzioni, Giorgio Napolitano è stato un esempio di grande coerenza e impegno politico per un Paese sempre più giusto. Un grande Presidente. Un uomo di Stato. Napolitano è stato un riformista vero, un comunista moderno e uomo del dialogo. Alla sua famiglia vanno le mie più sentite condoglianze”.

Con Napolitano – è il pensiero del sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaadci lascia un uomo delle istituzioni, un protagonista della politica nella prima e nella seconda repubblica.
Lo ricordiamo a Rimini nel 1998 da Ministro dell’Interno e nell’agosto 2011 quando da Presidente della Repubblica rese omaggio ai nostri Tre Martiri.
In momenti difficili per il Paese ha rappresentato un ancora e un punto di riferimento per la comunità e lo spirito nazionale. Grazie Presidente

Giorgio Napolitano – scrive l’onorevole Andrea Gnassiè stato un pilastro dell’Italia Repubblicana e democratica. A lui il Paese deve la tenuta democratica e l’ancoraggio solido e inscalfibile all’Europa, quando questi potevano essere minati nel profondo, quando a cavallo del primo e del secondo millennio del 2000 l’Italia venne travolta dalla crisi economica e sociale più forte dal dopoguerra. La sua visione, la spinta riformatrice, lo sguardo verso orizzonti nuovi di uomo di una parte politica non hanno mai intaccato, anzi ne hanno rafforzato, il rigore con cui ha ricoperto ruoli istituzionali. Lo ha fatto per tutte le parti, sopra le parti, nell’interesse dell’Italia, della patria. Il 21 giugno 2011 Rimini ebbe l’onore di veder accolto l’invito che a nome della città e sindaco allora da tre settimane, gli rivolsi. Venne a ricordare il sacrificio dei Tre Martiri per un’Italia democratica e libera dalla tirannia nazifascista, valori alla base di qualsiasi percorso di crescita umana e sociale e anche di cambiamento radicale come i tempi di allora chiedevano: “In questo momento così difficile e drammatico Lei, Signor Presidente, rappresenta il riferimento più forte e autorevole a cui tutto il Paese guarda con fiducia e speranza. E noi con esso. Facciamo nostre le sue parole quando ci sprona ‘a non aver paura di unirci su obiettivi comuni’.” La vita mi ha concesso di far parte delle istituzioni e di iniziare il mandato con il quale sono stato sindaco della mia città, con Giorgio Napolitano nella nostra Piazza dei Tre Martiri. Fu un momento indelebile, intenso, che consolidò il senso e il valore delle istituzioni democratiche e che ispirò il ruolo che devono avere per spingere una comunità verso orizzonti nuovi e migliori.

Con la morte del Presidente emerito Giorgio Napolitano – commenta il presidente Arcigay Rimini Marco Tontici lascia una figura che è stata molto significativa per il riconoscimento dei diritti delle persone LGBTQI+ del nostro Paese. È stato infatti il primo Presidente della repubblica a riconoscere la ricorrenza del 17 maggio, giornata internazionale contro l’omotransfobia. Da Ministro dell’interno ha inoltre ricevuto esponenti dell’associazionismo LGBTQI+, primo fra tutti Franco Grillini, con cui prese l’impegno di nominare all’interno delle forze di polizia un referente per la prevenzione della violenza omotransfobica. Il primo fu Nicola Calipari, galantuomo ed eroe italiano tragicamente morto nel 2005 a Baghdad in occasione della liberazione di Giuliana Sgrena. Il 17 maggio 2010 incontra le rappresentanze delle associazioni LGBTQI+ tra cui si trovava anche Marcella Di Folco, la quale il giorno prima si trovava a Rimini per la giornata contro l’omotransfobia, il suo ultimo incontro pubblico prima di morire il 7 settembre“.