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Affluenza, organizzatori soddisfatti

Il 45° Meeting (20-25 agosto 2024) si interrogherà sulla ricerca dell'essenziale

In foto: Mattarella e Scholz tra i volontari
Mattarella e Scholz tra i volontari
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 25 ago 2023 13:33 ~ ultimo agg. 13:35
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Il titolo del 45° Meeting in programma dal 20 al 25 agosto 2024 è “Se non siamo alla ricerca dell’essenziale, allora cosa cerchiamo?”. L’annuncio. come di consueto, nella giornata conclusiva. la frase è tratta dal romanzo “Il passeggero” del romanziere statunitense Cormac McCarthy, recentemente scomparso.

«La visita del Presidente Mattarella che si è appena conclusa con un grande applauso pieno di gratitudine, il bellissimo messaggio del Santo Padre all’inizio del Meeting e il prezioso incontro con il presidente della Cei, cardinale Matteo Zuppi sono per noi un grande onore e un forte incoraggiamento al nostro impegno per il dialogo, nella costruzione di amicizie fra le persone e fra le culture e nella ricerca di vie per la pace», commenta Bernhard Scholz, presidente del Meeting. «Siamo grati di aver potuto dialogare in questo Meeting sulle tante sfide che siamo chiamati ad affrontare nella prospettiva di quella “amicizia inesauribile” che il Papa ha definito “un tema audace” perché va nettamente controtendenza, in un tempo segnato da individualismo e indifferenza, che generano solitudine e tante forme di scarto».

La 44ma edizione del Meeting ha registrato un afflusso di pubblico che, dicono i promotori,  ha superato anche l’affluenza pre-pandemia. L’ampliamento delle superfici, portato da 105 a 120mila metri quadrati, i cento convegni con circa 400 relatori italiani e internazionali, le 15 mostre e i 17 spettacoli, il Villaggio ragazzi con centinaia di eventi e l’area sportiva hanno raggiunto oltre 800mila prenotazioni, sempre grazie all’apporto dei 3.000 volontari, più della metà con un’età inferiore ai 30 anni, e alla collaborazione di 140 aziende partner e di istituzioni.

Durante il Meeting sono stati affrontati temi che riguardano l’educazione delle giovani generazioni, il dialogo interreligioso, la transizione ecologica, la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale, lo sviluppo economico sostenibile e i fondamenti culturali della democrazia. Tante sono state le testimonianze di persone che hanno creato luoghi di speranza in situazioni di guerra, di povertà e di disagio sociale. «È proprio una promessa che tante mostre, convegni e spettacoli abbiano visto i giovani come protagonisti» sottolinea il presidente Scholz.