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di Carlo Alberto Pari

Salvati dalle acque. Una riflessione sull'alluvione

In foto: esondazione del rio Marano a Riccione
esondazione del rio Marano a Riccione
di Ospite   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 4 giu 2023 09:17
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La riflessione di Carlo Alberto Pari si concentra, a pochi giorni dalla drammatica alluvione, sulla necessità di interventi che abbiano una visione prospettiva per salvare il territorio da altri simili e violenti accadimenti.

Il peggio è passato, ora possiamo analizzare i fatti con maggiore lucidità. A Rimini, alcuni sostengono che la città si sia salvata grazie a ciò che si è realizzato negli ultimi anni. In altre zone della provincia, dove ci sono stati significativi allagamenti, altri sostengono che nulla era possibile di fronte ad eventi così straordinari. Difficile valutare affermazioni in antitesi. Di certo in Romagna, i danni umani e materiali sono stati enormi, cerchiamo di riflettere sulla situazione, partendo dalle dichiarazioni di una buona parte della politica ed un numero significativo di esperti.
La politica: un evento imprevedibile. Non era accaduto da tantissimi anni. La colpa è anche della variazione climatica. Queste osservazioni, si potrebbero riproporre
per la siccità, tra qualche mese, con le stesse parole.
Gli esperti: servono investimenti e strutture adeguate. Sono eventi rari ed imprevedibili. Sicuramente, la colpa è anche della variazione climatica. Queste osservazioni, si potrebbero riproporre per la siccità, tra qualche mese, con le stesse parole.
Vivo in una frazione della provincia, da trent’anni e tre alluvioni, più o meno simili, anche nelle esondazioni. Da non esperto, ma da semplice cittadino che subisce gli eventi, mi pongo delle domande, che propongo ai lettori : A) rinforzare gli argini dei corsi d’acqua (in alcune periferie con porzioni di tronchi, di dubbio gusto anche estetico), aumentandone il possibile flusso, senza intervenire ove si formano i “tappi”, ergo, dove i canali vengono interrati, o dove ci sono ponti, è corretto? B) Evitare la pulizia costante dei fossi, di piccole e grandi dimensioni, anche ai bordi
delle strade principali, è corrett0? C) Investire tanti soldi per la bellezza dei centri storici e pochi contro il degrado delle periferie, corsi d’acqua compresi, è corretto? D) In alcune zone, ove si sono registrati allagamenti anche negli ultimi decenni, non sono state realizzate vasche di laminazione o strutture similari, per cercare di evitare o ridurre il ripetersi dei problemi, è corretto?
Indipendentemente dalla imprevedibilità, dalla maestosità, dalla ripetitività degli eventi, sicuramente una gestione del territorio oculata e previdente può attenuare le problematiche o le recidive. Come sempre, lascio al lettore la riflessione finale, conscio che tra poco si apriranno le danze dell’estate, tutto quanto sarà lentamente ed inevitabilmente sversato nel limbo dei ricordi. Del resto, la manutenzione, in termini di consensi, raramente è un buon investimento, molto meglio le feste.

Carlo Alberto Pari