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nel salernitano

Sequestrati 400 kg di anabolizzanti e droga dello stupro. Operazione partita dal territorio

In foto: il laboratorio sequestrato
il laboratorio sequestrato
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 31 mag 2023 11:23 ~ ultimo agg. 1 giu 08:42
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Era partita dal Riminese l’imponente indagine che ha portato a scovare e sequestrare nel salernitano un laboratorio clandestino dove sono stati trovati quattrocento chilogrammi di anabolizzanti di varia natura, tra cui steroidi, ormoni della crescita e stimolanti; 20 kg di efedrina, 4 kg di sibutramina, sostanza dopante nonché anoressizzante bandito da oltre un decennio dal commercio europeo per la tossicità, oltre 60 confezioni di nandrolone e 26 flaconi di Ghb, la cosiddetta ‘droga dello stupro’. L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Rimini ha portato all’arresto di due persone. A firmare il decreto di perquisizione il sostituto procuratore riminese Davide Ercolani.

 

Si tratta di un ulteriore stralcio delle operazioni del novembre scorso con sequestri su tutto il territorio nazionale e nella Repubblica di San Marino, dove l’azione attivata dai carabinieri del reparto operativo del Nas e dal personale della Gendarmeria Sammarinese, avevano sequestrato un primo magazzino illegale (vedi notizia).

L’operazione nel salernitano è stata messa a segno dal Reparto operativo del Comando carabinieri per la Tutela della Salute di Roma, coadiuvato dai militari del Comando provinciale di Salerno e del Comando compagnia di Agropoli (Salerno). Gli investigatori, grazie anche ad una serie di pedinamenti, sono riusciti ad individuare, in una zona rurale, un locale adibito a laboratorio clandestino per la produzione, miscelazione e confezionamento delle sostanze dopanti. Il fabbricato, fa sapere il Nas, era stato allestito con presse, macchine incapsulatrici e conta-compresse, miscelatori e strumentazione per l’etichettatura.

Per gli ingenti volumi di sostanze scoperte e per la complessità tecnologica del laboratorio, è stato necessario anche l’intervento del Ris di Roma per la campionatura delle sostanze e la messa in sicurezza dei luoghi sottoposti a sequestro. Le operazioni si sono concluse con l’arresto in flagranza di due persone, residenti nella provincia di Salerno, successivamente messe a disposizione della procura della Repubblica presso il Tribunale di Vallo della Lucania.