Adeguamento prezzi: dal ministero 583mila euro al comune di Rimini

E’ di circa 583mila euro la quota riconosciuta al Comune di Rimini attraverso il Fondo adeguamento dei prezzi istituito lo scorso anno dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti per far fronte all’aumento dei costi dei materiali. La somma è inserita nella variazione di bilancio discussa dalla V Commissione consigliare. Le risorse sono state stanziate a seguito della richiesta di accesso al Fondo presentata l’agosto scorso dal Comune di Rimini, per un importo pari a 1,16 milioni di euro; in questa prima fase il Ministero ha riconosciuto il 50%. I fondi saranno così utilizzati per provvedere alle maggiori spese, rispettando i tempi stabiliti dalla norma e cioè entro 30 giorni dall’erogazione delle risorse ministeriali. Le opere che rientravano nei criteri per l’accesso al fondo sono l’attuazione dei tratti 1, 2 e 3 del Parco del mare, la riqualificazione urbana dell’area turistica di Rimini nord, il bando delle periferie, il Museo Fellini, il piano di interventi strutturali per la sicurezza degli edifici scolastici, la scuola elementare Ferrari, interventi di riqualificazione area urbanizzata, il primo lotto della riqualificazione dei viali delle Regine, la palestra scuola elementare Montessori, la messa in sicurezza camminamenti V Peep Ausa.
“Con queste prime risorse ministeriali, a cui confidiamo seguirà la seconda tranche di pari valori, abbiamo quindi la possibilità di dare copertura di una parte dei maggiori costi sostenuti per l’aumento dei materiali per la realizzazione di infrastrutture e progetti di riqualificazione urbana, fattore che soprattutto negli ultimi mesi ha inciso notevolmente sui quadri economici delle opere pubbliche -evidenzia l’assessore alle attività economiche e al bilancio del Comune di Rimini Juri Magrini – Nonostante le difficoltà congiunturali e i rincari, grazie alla solidità del suo bilancio l’Amministrazione è riuscita comunque anche in questa fase a dare seguito e completamento a molteplici opere strategiche e diffuse su tutto il territorio, consentendoci al contempo di continuare a garantire un pagamento alle ditte appaltatrici in tempi ridotti, senza appesantire il debito pubblico”.