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Risorse Ue dalla Regione

20 milioni a fondo perduto per le strutture ricettive. Il bando

In foto: repertorio
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di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mar 2 mag 2023 14:06 ~ ultimo agg. 5 giu 14:30
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Ammonta a 20 milioni di euro di risorse europee il bando appena approvato dalla Giunta dell’Emilia Romagna e indirizzato ai proprietari o gestori di alberghi, residence, condhotel, campeggi, villaggi turistici e marina resort dell’Emilia-Romagna. Si tratta di contributi a fondo perduto, per un massimo di 200mila euro (il 40% della spesa ammessa), che serviranno alla ricostruzione, riqualificazione, ammodernamento e ampliamento delle strutture, a rinnovarne le attrezzature e gli arredi o per offrire nuovi servizi ai clienti anche attraverso soluzioni innovative oppure digitali con attenzione alla sostenibilità ambientale, sociale e di sicurezza. Con particolare attenzione ai progetti capaci di produrre ricadute positive sull’occupazione, presentati da imprese con prevalenza di donne e giovani nella partecipazione societaria o finanziaria e che abbiamo conseguito il “rating di legalità”. Saranno premiati anche i progetti inclusivi rispetto al tema della disabilità, quelli nelle aree montane e interne, oltre a quelli che prevedono interventi di recupero dei materiali e di riduzione della produzione di rifiuti.

Le domande potranno essere presentate online (sistema Sfinge 2020) dal 25 maggio al 5 settembre e i progetti dovranno essere realizzati entro il 31 dicembre 2024.

NewsRoom PNRR Alberghi

L’industria delle vacanze è per noi una delle principali leve strategiche ed economiche da azionare per aumentare il benessere dei cittadini e l’attrattività dell’Emilia-Romagna– afferma l’assessore regionale a Turismo e Commercio, Andrea Corsini-. Con questo bando, che si somma all’altra misura da 300 milioni di fondi Bei promossa di recente, ci proponiamo di rinnovare gli alberghi e i campeggi per rendere il soggiorno nella nostra regione un’esperienza sempre più confortevole e soprattutto, in linea con il Patto per il Lavoro e per il Clima, a basso impatto ambientale”.

Strutture nuove, moderne, efficienti, anche dal punto di vista energetico– prosegue Corsini-, per rendere le nostre località e le nostre città più belle e gradevoli. Senza dimenticare che ogni albergo o campeggio che viene riqualificato vuol dire accrescere la competitività dell’intero sistema turistico regionale e quindi, di conseguenza, aumentare le opportunità e le offerte di lavoro qualificato”.

I dettagli

Dal 25 maggio prossimo, con apertura alla compilazione a partire dal 19 maggio, e fino al 5 settembre, i proprietari e gestori delle strutture ricettive possono far domanda di contributo online
(sul sistema Sfinge 2020). Il contributo verrà concesso a fondo perduto nella misura massima del 40% della spesa ammessa,
più il 10% in presenza dei requisiti di premialità previsti nel bando e fino a un massimo di 200mila euro. Sono ammesse le spese sostenute dal 1^ gennaio 2023 per opere edili, murarie e impiantistiche, finalizzate anche all’efficientamento energetico (compresa la progettazione e direzione lavori che non potrà superare il 10% dei lavori); per l’acquisto di macchinari, attrezzature, impianti opzionali, finiture e arredi; per l’acquisto di dotazioni informatiche, hardware, software e relative licenze d’uso, servizi di cloud computing; per l’acquisizione di servizi di consulenza specializzata relativi agli interventi di digitalizzazione e di sostenibilità ambientale eventualmente previsti nel progetto e/o
processi di certificazione (max 20% della somma delle spese), oltre ai costi generali per la definizione e gestione del progetto.
Sono considerati premianti i seguenti criteri: ricadute positive in termini occupazionali; rilevanza della componente femminile e giovanile in termini di partecipazione societaria e/o finanziaria al
capitale sociale; rilevanza dell’intervento rispetto al tema della disabilità; conseguimento da parte dell’impresa del “rating di legalità”; localizzazione delle imprese o delle unità locali coinvolte nelle aree montane e nelle aree interne; interventi di recupero dei materiali e di riduzione della produzione di rifiuti.
Il progetto dovrà essere concluso entro il 31/12/2024 e rendicontato entro il 31/03/2025, salve eventuali proroghe per un massimo di sei mesi a fronte di richieste debitamente motivate.
Il contributo non è cumulabile con altre agevolazioni pubbliche ottenuti sul medesimo progetto, a eccezione dei contributi per garanzie del FCG e il bando sui fondi BEI.
Sarà concesso, a scelta dell’impresa, ai sensi del regime de minimis oppure ai sensi del Quadro temporaneo di crisi per misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia a seguito dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina (cosiddetto “Temporary framework Ucraina).