Crisi Fontanot spa. A rischio 111 posti di lavoro nel riminese
La crisi dell’azienda Fontanot spa mette a rischio 111 posti di lavoro in provincia di Rimini. A lanciare l’allarme sono Fillea Cgil e Filca Cisl. La Fontanot, impresa specializzata nella produzione di scale, occupa 93 dipendenti nello stabilimento di Cerasolo di Coriano e 18 in quello di Villa Verucchio. Su richiesta dei sindacati, è stato attivato il tavolo istituzionale regionale a salvaguardia dell’occupazione che ieri, 17 aprile, si è riunito.
Dall’incontro, spiegano Cgil e Cisl, è emerso che l’azienda ha in corso delle trattative con alcuni imprenditori del settore per l’affitto e la successiva vendita che però pare concentrarsi su un solo ramo d’azienda e non sulla completa acquisizione. Di conseguenza l’azienda ha già dichiarato che, anche nella migliore delle ipotesi, potrebbero esserci degli esuberi. Per il prossimo futuro le rappresentanze sindacali, ribadendo la contrarietà ad eventuali licenziamenti, hanno proposto di avviare un percorso che veda coinvolto anche chi è interessato all’acquisto dell’impresa. Presente all’incontro, come rappresentante della provincia, la sindaca Alice Parma secondo la quale è necessario avviare una fase di elaborazione e di condivisione al tavolo regionale per vagliare ogni ipotesi utile a rilanciare l’attività e scongiurare i licenziamenti. Le istituzioni hanno ricordato l’importanza di non perdere un importante sito produttivo e occupazionale presente in due comuni del territorio utilizzando tutti gli ammortizzatori sociali. L’Agenzia regionale per il lavoro si è impegnata per giovedì 27 aprile a convocare un tavolo tecnico per valutare un futuro utilizzo di cassa integrazione straordinaria.
Prosegue intanto lo stato di agitazione sindacale dei dipendenti di Fontanot S.p.A. che oggi sono stati aggiornati dai sindacati sui contenuti dell’incontro.