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Dialogherà con urbanistica

Parte l’elaborazione del Piano del Verde di Rimini

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
ven 17 mar 2023 13:44
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Nella gestione del verde pubblico serve un radicale cambio di paradigma: non solo una valenza ornamentale ma uno strumento per mitigare il cambiamento climatico e tutelare la salute dei cittadini. Un cambiamento che l’amministrazione riminese ha avviato già da tempo e che confluirà nell’elaborazione di un piano del verde che dovrà dialogare con gli strumenti urbanistici del comune per arrivare ad una progettazione integrata. Il percorso riminese parte da lontano, da una mappatura di ben 26mila alberi pubblici (dei 50mila complessivi) avviato già nel 2009 tramite il progetto europeo UrbanGreen e dalla successiva analisi dei risultati. Anthea e Pampa studio coordineranno un tavolo scientifico per approfondire vari aspetti partendo da un dato di fatto: le piante sono in grado di catturare sostanze inquinanti come Pm10 e Co2 e mitigarne quindi gli impatti negativi sulla salute e sull’ambiente. Un percorso che, oltre al pubblico, passerà anche dalla sensibilizzazione dei cittadini visto che la metà del patrimonio verde comunale è privato e anch’esso deve essere tutelato e sviluppato perché contribuisce in egual misura al benessere collettivo.

Il Piano del verde stabilirà gli obiettivi previsti in termini di miglioramento dei servizi ecosistemici, gli interventi di sviluppo e valorizzazione del verde urbano e periurbano a lungo termine, le risorse economiche da impegnare e le modalità di monitoraggio degli obiettivi raggiunti e di coinvolgimento delle comunità locali. Inoltre, servirà a delineare strategie in grado di portare un contributo al raggiungimento di alcuni importanti obiettivi per lo sviluppo sostenibile prefissati dell’Agenda 2030 coordinata dall’ONU.

Il tema delle infrastrutture verdi urbane – commenta l’Assessora all’ambiente Anna Montinideve essere affrontato in modo organico e le amministrazioni comunali devono poter contare su analisi scientifiche e strumenti tecnici idonei per una corretta pianificazione e gestione degli spazi verdi. Il “Piano del verde” del Comune di Rimini nasce proprio per rispondere all’esigenza di avere uno strumento strategico che guidi le scelte dell’Amministrazione in materia di verde pubblico, definendo i principi e i criteri. Il percorso, volontario e integrativo della pianificazione urbanistica, non prende avvio oggi, ma ha avuto importanti premesse, a partire dal prezioso progetto europeo Life Urbangreen, che ha visto un’approfondita analisi su un campione di 26.600 alberi a Rimini, per mettere a punto una piattaforma tecnologica innovativa che migliori la gestione delle aree verdi e renda più efficienti le azioni di adattamento e mitigazione in relazione agli effetti del cambiamento climatico”.

Aggiunge la dirigente Chiara Fravisini: “il Piano del Verde è uno dei principali obiettivi dell’Amministrazione comunale per l’attuazione di un nuovo modello di pianificazione e progettazione urbana, più attenta alla mitigazione e all’adattamento in rispetto ai fenomeni sempre più evidenti del cambiamento climatico. Il Piano del Verde, strumento strategico di cui il Comune di Rimini si doterà, consentirà di determinare un programma organico di interventi per lo sviluppo quantitativo e qualitativo del Verde urbano, oltre che per la sua manutenzione e gestione, in relazione agli obiettivi strategici a livello nazionale e alle specifiche esigenze dell’area urbana e del territorio, compatibilmente con le caratteristiche ambientali, storico-culturali e paesaggistiche dei luoghi, e allo stesso tempo in dialogo con gli altri strumenti di pianificazione e gestione del territorio”.

Spiega Filippo Piva di Pampa studio: “Partendo dall’analisi delle dotazioni esistenti dell’infrastruttura verde pubblica e privata e attraverso un confronto con le domande e le necessità che scaturiscono dal territorio, dalla città e dalle comunità che li abitano, con il Piano del Verde ci si pone l’ambizioso obiettivo di raggiungere la pianificazione di una visione integrata, resiliente, sostenibile ed ecosistemica per il futuro. Si tratta di sviluppare una strategia dell’abitare che riesca a coniugare la cura dei luoghi, degli ecosistemi e delle persone, attraverso azioni e processi virtuosi che contribuiscano al benessere collettivo.