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Riccione

Antenna San Lorenzo. Il comitato promette battaglia: approfondimenti legali

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 23 mar 2023 17:36 ~ ultimo agg. 17:38
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Il comitato civico No Antenna Iliad San Lorenzo a Riccione non si arrende. Ieri l’amministrazione, dopo l’avvio dei lavori d’installazione, aveva spiegato che i tentativi di mediazione tentati non erano andati a buon fine (vedi notizia). Il comitato però non ci sta ed esprime “il massimo sdegno e disappunto rispetto all’epilogo con cui il gestore pretende di aver messo la parola fine alla possibilità di spostamento della nuova stazione radio base per cellulari di Viale Belluno“. I cittadini accusano l’azienda di essere partita con i lavori senza alcun annuncio e di aver “brutalmente interrotto nei fatti – con l’installazione dell’antennone di 27 metri su area privata, a pochi metri dalle abitazioni e dal parco giochi dei bambini – l’azione di mediazione pro spostamento richiesta con petizione popolare, a febbraio scorso, al Sindaco di Riccione Daniela Angelini da circa 500 residenti dei viali Belluno-Marostica- Udine“. Il comitato ricorda di aver fornito agli Uffici Tecnici comunali una mappa dei siti alternativi possibili, pubblici e privati ed evidenzia che la rotonda di proprietà di Società Autostrade, proposta dal Comune ad Iliad, “a differenza di quanto afferma l’Amministrazione, è stata scartata non solo da alcuni
residenti della zona preoccupati dalla compresenza dei tralicci dell’alta tensione, ma in primis dallo stesso gestore per tempistiche burocratiche lunghe ed incertezze formali sul contraente“.
Eravamo tuttavia fiduciosi – prosegue il comitato – che l’azione di mediazione messa in campo dall’Amministrazione Comunale verso
Iliad non solo fosse ancora aperta, ma anche che giungesse a buon fine, tenuto conto che per il gestore è economicamente assai più conveniente pagare la locazione ad un Ente pubblico che ad un privato cittadino. Per trovare “la quadra” avevamo anche dato la disponibilità ad un confronto diretto con Iliad“. Poi la “brutta” sorpresa: “siamo rimasti esterrefatti nell’apprendere che Iliad ha scartato tutti i luoghi alternativi proposti dall’Assessorato (quando è pratica oramai consolidata dei gestori di telefonia mobile avere siti di “riserva” ), ma anche nel subire l’installazione repentina dell’antenna all’imbrunire della giornata che se pur autorizzata- arriva come un’azione di prepotenza contro un intero quartiere che quell’antenna non la vuole“.
Il comitato annuncia approfondimenti legali e nuove azioni di sensibilizzazione ed informazione dei residenti. E chiede all’Amministrazione comunale di farsi carico di controlli costanti e permanenti, attraverso l’installazione di centraline Arpae, dei campi elettromagnetici pre e post opera.