Indietro
menu
il caso di via Belluno

Raffaelli (Lega) al PD. Su antenne c'erano già regole, riaprire conferenza dei servizi

In foto: la protesta al parco (da FB)
la protesta al parco (da FB)
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
lun 6 feb 2023 13:07 ~ ultimo agg. 13:11
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 3 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

“Ancora storditi dalla batosta elettorale delle elezioni politiche, in piena crisi valoriale e di leadership il PD di Riccione per l’ennesima volta appare come un pugile suonato che da’ pugni a caso”. Così Elena Raffaelli, capogruppo della Lega in Consiglio comunale, risponde alle accuse arrivate dal PD sulla mancata attuazione di un regolamento sulle antenne di telefonia mobile (vedi notizia). La Raffaelli cita quanto contenuto nel RUE sul tema e sollecita la riapertura di una conferenza dei servizi per rivedere le autorizzazioni all’installazione di un’antenna in via Belluno.
“Se il PD intende puntare il dito contro qualcuno rifletta sul suo stesso passato iperliberista di Bersaniana memoria. Il tema vero è che il PD non ha più un’identità e neppure una proposta politica. E le farneticanti dichiarazioni del PD riccionese sulla inesistenza del “Regolamento comunale per l’installazione, il monitoraggio, il controllo e la realizzazione degli impianti per la telefonia mobile cellulare” sono la prova provata di una classe dirigente inadeguata.” Continua la Raffaelli: “siamo in mano ad amministratori PD che non conoscono la materia e neppure i Regolamenti che la disciplinano. Cari Piddini prima di candidarvi fate scuola di partito e imparate l’abc per evitare dichiarazioni false e risibili che appalesano la vostra ignoranza nel senso etimologico del termine oppure abbiate almeno la buona volontà di suonare il campanello di qualche dirigente in Viale Vittorio Emanuele per acquisire e divulgare informazioni corrette. Studiate, studiate, studiate!”. Con l’obiettivo di bloccare l’installazione dell’antenna, la Raffaelli suggerisce una strada.
“Dalla documentazione consultabile sull’albo pretorio del Comune di Riccione, non risulta il parere espresso dal settore Urbanistica- Edilizia Privata, o meglio il parere risulta per silenzio- assenso (procedura legittima). Ritengo al contrario necessario che il settore si esprima perché l’area è già oggetto di un sovraccarico di diverse forme di inquinamento atmosferico, acustico ed elettromagnetico dovute alla presenza di tralicci ad alta tensione, autostrada, asse viario viale Veneto, Antenna Wind 3 a 800t, inceneritore e nuova statale 16 di prossima realizzazione, tutto questo in prossimita’ dell’unico parco pubblico attrezzato con giochi per bambini e sgambatoio. Per questo motivo l’installazione dell’antenna a soli 20 metri dal parco deve essere necessariamente rivalutata.
Il Sindaco, in quanto massima autorità sanitaria, chieda la riapertura della conferenza dei servizi per acquisire anche il parere del settore Urbanistica- Edilizia Privata e per richiedere ad Arpae l’installazione di una centralina di monitoraggio per acquisire dati aggiornati di quell’area specifica”, conclude Raffaelli.

Di seguito si riporta in stralcio il RUE:
Settore Governo sostenibile del territorio- Urbanistica- Edilizia Privata- Ambiente, Servizio Urbanistica.

Art. 3.4.8 – Impianti fissi di comunicazione per la telefonia mobile (Stazioni
Radio Base – SRB)
(Modificato dalle varianti n°: 2-4-5)

1. La localizzazione di impianti fissi per la telefonia mobile è condizionata al rispetto delle norme di cui al Capo III della L. R. n 30/2000 e s. m. e i. e della relativa “Direttiva per l’applicazione” di cui alla delibera della G.R. n. 197 del 20/2/2001 e s. m. e i..

2. Nel rispetto dei vincoli di cui al punto 11 dell’art. 3.13 delle N.T.A. del PSC
l’installazione, la riconfigurazione, l’esercizio e la dismissione di impianti fissi per la telefonia mobile, oltre che a tutte le ulteriori disposizioni del presente RUE, è disciplinata dalle ulteriori disposizioni del presente comma.
Al fine di perseguire il raggiungimento degli obiettivi di qualità previsti dalla vigente normativa, in considerazione dell’alta concentrazione di bambini e persone disabilitate (malati, immunodepressi, ecc.), ed in riferimento alla relazione tecnica agli atti dell’ufficio Ambiente, è fatto divieto di installare stazioni radio-base fisse e mobili entro un raggio di 200 metri e microcelle entro un raggio di 50 metri dai seguenti edifici:
a) Strutture scolastiche (scuole e asili);
b) Attrezzature sanitarie ed assistenziali (ospedali, case di cura o protette).