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mercoledì 24 aprile 2024
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le previsioni di Meteoroby

Fine settimana sereno e mite, poi torna il freddo

In foto: dalla webcam Bagno 99 Rimini
dalla webcam Bagno 99 Rimini
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
ven 3 feb 2023 09:59 ~ ultimo agg. 10:00
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L’alta pressione e il clima asciutto con molta probabilità ci terranno compagnia per gran parte del fine settimana, favorendo un tempo prevalentemente stabile che garantirà dei cieli perlopiù sgombri da nubi e temperature in risalita fino a 15-16 gradi. Lo spiega il nostro esperto Roberto Nanni Tecnico Meteorologo AMPRO Meteo Professionisti

Queste condizioni atmosferiche sul nostro Paese, così come in Emilia-Romagna, dipendono sostanzialmente da un tipo di circolazione settentrionale che espone però i Balcani, il lungo versante Adriatico e parte delle nostre regioni peninsulari a possibili impulsi di aria fredda in movimento da est verso ovest provenienti dal serbatoio gelido del Vecchio Continente. Ed è quello che pare ormai confermato ad inizio della prossima settimana quando, una massa d’aria molto fredda, pilotata da un flusso di correnti artiche nel lungo percorso proveniente dalla Lapponia, farà il suo ingresso dalla porta della Bora portando un deciso raffreddamento su gran parte della nostra regione: forse il primo dei più intensi di questo inverno.

Venerdì: cielo generalmente sereno o poco nuvoloso per velature alte e sottili in aumento nel corso del pomeriggio, ma con foschie e locali banchi di nebbia fino al primo mattino e in nuova formazione notturna sulle pianure centro-orientali, specie quelle adiacenti all’asse del Po e localmente lungo i litorali. Dalla sera e nella notte viene prevista una nuvolosità più spessa sui rilievi appenninici, ma senza fenomeni significativi. Sabato: tempo sostanzialmente asciutto con cieli pressoché poco nuvolosi o velati. Addensamenti bassi e stratificati con associate foschie dense o locali banchi di nebbia potranno persistere sulle pianure fino alla tarda mattinata, per poi riformarsi in serata. Domenica: cieli da poco a parzialmente nuvolosi associati a maggiori addensamenti bassi e stratificati sulle pianure, ma in parziale e successivo dissolvimento seguiti da ampi spazi soleggiati. Nuvolosità in aumento nel corso della serata seguito da deboli precipitazioni sparse. Temperature: in aumento, con valori minimi tra 1 e 5 gradi, di qualche grado inferiori nelle aree extraurbane; massime comprese tra 9/10 gradi della costa e 15/16 gradi del piacentino. In calo già da domenica con minime da 0 a 3 gradi e massime attorno a 7/8 gradi. Venti: deboli, dai quadranti occidentali in pianura, sud-occidentali lungo i rilievi; tendenti a ruotare da est/sud-est a fine periodo e rinforzare su mare, costa e sulle pianure centro-orientali. Mare: poco mosso al largo, quasi calmo sotto costa, ma con moto ondoso in generale aumento domenica.

Ma da lunedì torna il freddo. Complice un netto cambio di circolazione che determinerà una breve fase di maltempo con un rinforzo della ventilazione da est/nord-est e, probabilmente, anche delle nevicate fino a bassa quota. Il tempo così tornerà a vivacizzarsi, anche se, il preludio di questo cambiamento inizierà domenica 5 febbraio, con una prima e decisa flessione delle temperature, sarà con le successive irruzioni che il freddo si andrà ad intensificare: interessando in modo più deciso l’Emilia-Romagna nel corso della settimana. La colonnina continuerà a diminuire, anche sensibilmente, portando un tracollo deciso fino a 8-10 gradi in meno rispetto ai valori attuali e aprendo una fase termicamente sotto media per alcuni giorni. Le minime in pianura potrebbero aggirarsi attorno a 0 gradi con estese gelate mentre le massime non superare i 5-7 gradi. Quali effetti avrà questa massa d’aria sulla nostra regione non è dato ancora sapersi. Visto la scarsa predicibilità atmosferica è prematuro fornire troppi dettagli sull’intensità del raffreddamento e ancor più lo diventa nel campo delle precipitazioni. Di certo un clima a stampo pienamente invernale con il “trabocco” d’aria che potrebbe dar luogo alla formazione di una circolazione di bassa pressione sui bacini meridionali con venti molto intensi ma, forse, almeno in un primo momento, con pochi se non scarsi fenomeni al Nord.