Per il 50% dei turisti Rimini è mare, ma in tanti apprezzano anche il resto


Durante l’estate Unioncamere Emilia-Romagna ha realizzato un’indagine a campione sui turisti, con l’obiettivo di verificare il livello di soddisfazione dell’offerta regionale e di verificare l’interesse nei confronti delle diverse esperienze disponibili sul territorio. A fare un’analisi dei dati riminesi il sindaco Jamil Sadegholvaad.
Dal quadro emerge evidente il legame della Riviera con il turismo balneare: il 51,6% dei vacanzieri identifica nella spiaggia, svago e relax la principale motivazione per la visita nel territorio regionale. L’altro aspetto determinante, è legato dalla presenza di strutture ricettive di fiducia, con cui è stato instaurato un rapporto collaudato nel tempo. Il 70,7% dei vacanzieri si dedica ai bagni di sole e mare
Tra i turisti intervistati da Unioncamere, il 37,8% dichiara anche che durante la permanenza visita i centri storici e un 30,6% esplora il territorio, facendo escursioni e gite. Inoltre, il 29,1% dei turisti fa shopping, il 27,8% assiste a spettacoli musicali, il 23,4% pratica sport all’aria aperta, l’11,7% si ‘immerge’ nelle degustazioni di prodotti enogastronomici locali, l’8,1% visita musei o mostre temporanee e il 7,4% partecipa ad eventi tradizionali e folkloristici.
Apprezzata molto anche la cucina: a quest’ultima, i turisti assegnano un voto di 8.9 in una scala da 0 a 10, così come la cortesia e l’ospitalità della gente ricevono un voto di 8.8, alla pari della ristorazione. Giudizi sul soggiorno in cui la Riviera, nelle diverse categorie, che concernono i costi dell’alloggio, l’offerta culturale, l’intrattenimento, l’organizzazione, l’efficienza dei trasporti e altri elementi non scende mai sotto il 7.5, raggiungendo una media dell’8.5, la più alta in raffronto agli altri settori (Appennino, Città e Località Termali) in cui viene suddiviso il rapporto.
“La traiettoria che viene indicata da questa analisi di Unioncamere – commenta il sindaco – penso sia anche l’attenzione sempre più alta da parte dei turisti, che siano italiani o esteri, di poter godere di un bel centro storico e di fare delle vacanze dinamiche, in grado di integrare più interessi, dal mare al centro storico, passando per le gite fuori porti tra le bellezze paesaggistiche, storiche e artistiche dell’entroterra, a dimostrazione dell’essenziale lavoro di squadra tra le amministrazioni locali della Romagna e della Regione per offrire ai turisti un’offerta a 360 gradi, dove ogni unicità di una singola città o un singolo borgo sia valorizzata al massimo e allo stesso tempo in dialogo e connessa con il resto dei prodotti turisti degli altri luoghi, in uno scambio e un ‘potenziamento’ reciproco. In generale, credo che l’Emilia Romagna sia uno dei territori in Europa con la più alta capacità di attrattiva naturale e, insieme, una delle aree per l’ospitalità più efficienti per qualità e quantità dei servizi, cultura del sorriso e interazione tra le varie proposte. La Romagna continua a ricoprire un ruolo di leader grazie al lavoro fatto ma senza crogiolarci sugli allori. La concorrenza è quotidiana e aggressiva“.