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presente il capo della polizia

Provvisoria ma non troppo, ecco la nuova questura: "Finalmente una sede degna"

In foto: il momento della benedizione del vescovo (foto Migliorini)
il momento della benedizione del vescovo (foto Migliorini)
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 9 nov 2022 15:29 ~ ultimo agg. 10 nov 12:32
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E’ stata inaugurata ufficialmente questa mattina la sede della nuova questura di Rimini in piazzale Bornaccini, in realtà già attiva nei nuovi spazi dal dicembre del 2020. Un edificio di 7 piani e di oltre 5 mila metri quadrati che ospita l’ufficio denunce e passaporti, la sala operativa, i laboratori della polizia scientifica e tutte le divisioni interne di Volanti e Squadra Mobile, per un totale di 300 agenti.

Presente il capo della polizia di Stato, Lamberto Giannini: “Poter avere sedi importanti significa agevolare anche la produttività – sono state le sue parole -. Categorie fragili, giovani e anziani in particolare devono trovare nelle divise un punto di riferimento. Il nostro compito è quello di tutelare le istituzioni democratiche e la libertà dei cittadini”. A fare gli onori di casa il questore di Rimini, Rosanna Lavezzaro. La cerimonia, che si è svolta sotto il porticato d’ingresso, ha visto la partecipazione delle massime autorità cittadine, militari e religiose, tra cui il vescovo Francesco Lambiasi che ha dato la benedizione. Osservato anche un momento di commemorazione per gli agenti caduti con la deposizione di una corona d’alloro davanti alla targa in ricordo del sovrintendente della polizia di Stato Antonio Mosca, ucciso in servizio il 3 ottobre del 1987 durante una sparatoria con alcuni componenti della “Banda della uno bianca”.

Prima del trasferimento in piazzale Bornaccini, gli uffici della polizia di Stato erano dislocati in sette diversi stabili, tra cui la sede principale in corso D’Augusto, ritenuta da anni inadeguata. Nel 2017, con il Patto per la sicurezza sottoscritto dal prefetto Gabriella Tramonti, dall’allora ministro degli Interni Marco Minniti, dal questore di Rimini, Maurizio Improta, e dai 25 sindaci della provincia, si decise il trasferimento in piazzale Bornaccini, che all’epoca ospitava gli uffici del Centro per l’Impiego. Nel 2019, il questore Improta firmò l’accordo con la proprietà della nuova sede, che garantiva un risparmio di 300 mila euro l’anno di affitto per l’amministrazione pubblica. Un anno dopo, nel dicembre 2020, fu il suo successore, il questore Francesco De Cicco, a completare il trasferimento. L’inaugurazione della nuova casa della polizia venne però rinviata a causa della pandemia.

Va ricordato che quella attuale rimane una sede provvisoria (sicuramente ospiterà la questura per i prossimi 5 anni). Infatti, la destinazione definitiva per la polizia di Stato, ma anche per le altre forze dell’ordine operanti sul territorio, è stata individuata nell’ex caserma Giulio Cesare in via Flaminia, che sarà oggetto di un investimento di circa 60 milioni di euro a carico dell’Agenzia del Demanio. Immobile che dovrebbe rimanere di proprietà dello Stato, con l’obiettivo di ultimare i lavori nel 2027.

La cosiddetta Cittadella della Sicurezza sarebbe dovuta sorgere anni fa nello stabile di via Ugo Bassi. Tramontata l’ipotesi dopo il fallimento della ditta costruttrice, ecco la nuova collocazione in piazzale Bornaccini. “Come tutti i progetti importanti ha detto Giannini riferendosi alla futura collocazione alla Giulio Cesare – ci sono delle tempistiche da rispettare e per questo c’era bisogno intanto di avere un punto di partenza importante”. Concetto ribadito anche dal questore Lavezzaro: “E’ di dominio pubblico l’esistenza di un progetto che individua nell’ex caserma militare Giulio Cesare la sede di quella che dovrebbe diventare la cittadella della sicurezza dove si concentreranno la prefettura, la questura, la polizia stradale, il gruppo dei carabinieri forestali e il nucleo investigativo della guardia di finanza. Nel frattempo, però, era importante superare il concetto di provvisorietà che da sempre viene associato a questa sede”.