Aula del consiglio occupata. I commenti della maggioranza: atto grave


Un atto grave. I capigruppo di maggioranza condannano quanto accaduto in consiglio comunale dove parte della minoranza ha occupato l’aula dopo l’annuncio della mancanza del numero legale nella seduta tematica sulla sanità. I capigruppo puntano il dito in particolare, oltre che sul consigliere 3v Angelini, su Gioenzo Renzi e Gloria Lisi. Il consigliere Marco Tonti di Rimini Coraggiosa ipotizza la verifica dei presupposti del decreto anti-rave
Kristian Gianfreda, assessore sanità
Per me è ridicolo quello che è successo ieri nel consiglio comunale. La democrazia non c’entra niente. È giusto che ognuno possa dire quello che vuole, ma all’interno delle regole democratiche che ci siamo dati. Chi vieta al consigliere Angelini di interrogare o intervenire secondo le regole? Perché si vogliono obbligare i consiglieri democraticamente eletti dalla maggioranza dei cittadini a diventare cassa di risonanza di idee che si ritengono dannose per la comunità? Ognuno di noi può organizzare convegni, scrivere comunicati e fare manifestazioni. Ogni consigliere comunale può intervenire, interrogare, proporre. Poi però ognuno di noi è libero di valutare queste idee e queste proposte e di conseguenza agire a favore o contro. Cosa c’è di sbagliato sul fatto che le proposte sui temi novax di Angelini vengano valutate negativamente? Come la minoranza usa ogni strumento in suo possesso per portare avanti queste tematiche (persino l’occupazione abusiva di un consiglio comunale) così la maggioranza usa gli strumenti (leggittimi) in suo possesso per contrastare una narrazione che ritiene dannosa per la comunità.
Io considero superati i discorsi sull’efficacia del vaccino o meno, abbiamo lottato contro una pandemia con tutte le nostre forze, è il momento di provare a voltare pagina. Basta. Invece il tema del reinserimento del personale sanitario nel posto di lavoro mi sta a cuore per il semplice fatto che dietro ogni persona che non lavora c’è oggi una famiglia in difficoltà. Pur ritenendo le teorie no vax “uno schiaffo alla scienza e alla responsabilità” dico che sono favorevole al reintegro immediato, ma nel rispetto dei pazienti e delle valutazioni che gli uffici competenti faranno a riguardo delle mansioni, su questo la regione Emilia Romagna ha già espresso una posizione chiara. Nella speranza di dovermi occupare di altro questo inverno, invito tutti a guardare oltre. I veri temi che oggi vanno affrontati sono gli oltre 800 milioni di fuori bilancio della sanità regionale (dovuti per gran parte al covid), con il rischio concreto di vedere diminuire i servizi sanitari. Dobbiamo difendere la qualità del nostro servizio sanitario. Dopo la razionalizzazione e l’ottimizzazione conseguente all’unione delle Ausl, quella Romagnola è l’azienda che ha il più basso costo pro capite in regione. Questa è la direzione su cui lavorare.
Marco Tonti, Capogruppo Rimini Coraggiosa
Lo spettacolo cui abbiamo assistito ieri sera oscilla tra il grottesco e il drammatico. Il Consigliere 3V (che sta per “vaccini vogliamo verità”) Matteo Angelini, dopo aver convocato con la complicità della minoranza di Lega, Fratelli d’Italia e Gloria Lisi un consiglio tematico sul personale sanitario antivax (si fa per dire tematico, perché il tema dei sanitari che non si volevano vaccinare per scelta ideologica è stato superato e accolto a braccia aperte dalle politiche nazionali meloniane), e dopo aver visto la preannunciata indisponibilità della maggioranza ad assecondare questa strumentalizzazione, ha deciso di occupare la sala del consiglio comunale di Rimini.
Visto che le cose non andavano come voleva lui, cioè non gli abbiamo permesso di trasformare un luogo istituzionale in un dibattito sull’efficacia dei vaccini definiti da lui “sieri sperimentali”, con interventi corali da parte di chi ci ha definiti attuatori di “pulizia etnica”, e dopo aver scoperto che anche la maggioranza può usare gli strumenti dell’ostruzionismo e non solo l’opposizione, con un atto di violenza istituzionale ha trasformato la sala del consiglio in una piazza. Sarebbe da verificare se sussistono i presupposti del decreto anti-rave, sarebbe una bella nemesi per gli organizzatori della minoranza sedicenti grandi sostenitori della legalità.
Se non fosse preoccupante ci sarebbe da ridere di questa Capitol Hill alla romagnola, ci mancava solo una grigliata di sardoncini e una birretta e sarebbe stato subito un nuovo format. Dobbiamo ringraziare prima di tutto la Lega, Fratelli d’Italia e Gloria Lisi che hanno reso tutto ciò possibile, spero che la festa gli sia piaciuta, ma spero anche che si siano resi conto della gravità dei fatti e della violenza istituzionale che le loro scelte politiche hanno permesso, e ne siano ora usciti almeno loro… Vaccinati!
Matteo Petrucci, Capogruppo Partito Democratico, e Andrea Bellucci, Capogruppo Lista Jamil
Nel bel mezzo di una crisi energetica senza precedenti, le bollette dai costi ingestibili e con l’inflazione a galoppare, ieri qualcuno ha pensato di occupare il Consiglio Comunale.
I fatti sono noti. Quanto avvenuto ieri sera nell’Aula rappresenta un atto molto grave nei confronti delle istituzioni e dell’intera città.
È preoccupante alcuni Consiglieri Comunali di Minoranza si siano arrogati il diritto di occupare uno spazio istituzionale attraverso un atto fuori da ogni regolamento vigente. Grave che al fianco del Consigliere Angelini, che dimostra di non conoscere le basilari norme di comportamento da tenere in un contesto alto come il Consiglio Comunale, si siano schierati due Consiglieri con nota esperienza politica ed amministrativa: Lisi e Renzi. Questi due Capigruppo invece di invitare al rispetto della sede, hanno fomentato il pubblico lì presente ad occupare il Consiglio. E’ stato imbarazzante vederli gettare benzina sul fuoco e ancor più avvilente notare il loro non essere in grado di valutare la responsabilità politica delle loro azioni. Solo il Capogruppo della Lega De Sio, resosi conto di quanto stava accadendo, ha cercato vanamente di riportare la situazione su binari di dignità istituzionale. A dimostrazione che i fatti accaduti sono stati di una gravità inaudita. Lisi e Renzi oramai stanno diventando interlocutori sempre meno credibili non solo per gli amministratori locali di Rimini ma anche per i cittadini, in quanto ostacolano l’attività consigliare per dare vita a teatrini svilenti come quello di ieri. Gloria Lisi, per dieci anni Vicesindaca della città, dovrebbe comprendere alla perfezione la sacralità amministrativa del contesto che ieri sera ha infiammato. Fratelli d’Italia, pur in minoranza a Rimini, è forza di governo a livello nazionale ed esprime il Presidente del Consiglio. Chissà cosa potrebbe pensare Giorgia Meloni, leader di FDI, nel vedere il comizio che ha tenuto il Consigliere Renzi mentre arringava il pubblico presente.
Insomma i fatti avvenuti ieri sono gravi ed assolutamente irrispettosi nei confronti dell’Aula, della Presidente del Consiglio Comunale Giulia Corazzi (presa in giro e dileggiata ripetutamente), di tutti i riminesi che non la pensano come i Consiglieri e le persone che hanno occupato l’Aula ieri.