Caldari: 'Da fè cò?'
Sul ponte di viale Dante spuntano i tentacoli. E i social partono in quarta
In foto: dal FB di Stefano Caldari

di Redazione

Lun 24 Ott 2022 17:52 ~ ultimo agg. 29 Mag 23:59
“Sul ponte del porto canale che si immette su viale Dante lunghi tentacoli giganti di chissà quale creatura marina emergeranno dall’acqua, quasi a cercare di catturare i passanti intenti in un selfie con il cappello e la scopa da strega giganti”. Così nel programma di “Riccione mi strega”, l’insieme di eventi e allestimenti predisposti dall’Amministrazione Comunale per Halloween, si descrive l’installazione apparsa sul ponte del Porto alle spalle della scritta “Riccione”. E Riccione non è città da lasciarsi scappare un’occasione per scatenarsi sui social tra curiosità, sfottò e stroncature.
L’ex assessore Stefano Caldari su Facebook accusa l’attuale amministrazione di avere usato proprio la crociata del “mai più polistirolo e allestimenti di plastica” come manifesto elettorale contro la passata giunta, poi la butta sull’ironia: “Cos’è? Perché si trova lì? Con chi è stato condiviso ‘sto robo? Chi ha deciso, ma soprattutto quanto ci costa!? Il polipo gonfiabile che imbratta la scritta Riccione non ce lo meritavamo e ammetto non ne sentivamo davvero bisogno. Se non fosse un polipo, ma una seppia, speriamo almeno arrivino anche i piselli gonfiabili. In Romagna c’è un’espressione che rappresenta perfettamente tutto questo: DÀ FÉ CÓ?”.
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