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Le richieste al Governo

Stufe e camini, a Riccione resta stop. Andruccioli: a Rimini scelta illegittima

di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 28 ott 2022 11:36 ~ ultimo agg. 16:17
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Nel comune di Riccione resta lo stop ai camini e alle stufe più inquinanti. E’ stato bocciato infatti in consiglio comunale l’ordine del giorno proposto dalla minoranza, e presentato dalla consigliera della Lega Elena Raffaelli, nel quale si chiedeva di sospendere i limiti imposti dal Piano Aria dell’Emilia Romagna come già fatto dai comuni di Rimini e Santarcangelo. A spiegare le motivazioni l’assessore Christian Andruccioli:tutti siamo preoccupati per i costi dell’energia ma non si può strumentalizzare una norma. Io non ho problemi a dire che la scelta fatta da Rimini e Santarcangelo è illegittima perché i comuni non hanno il potere di derogare a quella ordinanza. Se lo avessimo potuto fare, lo avremmo fatto“.

Alcuni sindaci sono già stati costretti a tornare sui propri passi – prosegue Andruccioli –: è il caso per esempio del Comune di Sassuolo, dove, di fronte alla prospettiva di subire sanzioni molto onerose per violazioni delle normative, che naturalmente ricadrebbero sulle tasche di tutti i cittadini, si è preferito ripristinare la limitazione alla combustione di biomasse legnose”.

Per contrastare il caro bollette, l’amministrazione a breve pubblicherà dei bandi per sostenere famiglie (con 250mila euro) e imprese (con 150mila), spiega l’assessore al bilancio Nicolarci. Inoltre l’amministrazione si impegna “per chiedere un’ampia serie di misure”, conformemente alle richieste che arrivano dalle altre amministrazioni del Bacino Padano. “La Regione Emilia Romagna, in sinergia con Veneto, Lombardia e Piemonte, ha già prodotto un ordine del giorno molto chiaro: vorremmo seguirne l’impostazione e per tanto invitiamo le forze politiche della città a fare fronte comune” precisa Andruccioli. E poi ci sono le richieste al Governo: l’erogazione di un bonus per abbattere i costi che le famiglie stanno sostenendo per l’acquisto di gas ed energia, unitamente a un’accelerazione per giungere a fissare un tetto al prezzo del gas. Al Governo viene inoltre chiesta una moratoria sui distacchi dei contatori fino alla fine della stagione invernale. Quanto al tema dei caminetti, si chiede di definire, nell’ambito del Bacino Padano, “ogni misura utile a consentire alle famiglie di scaldarsi anche utilizzando impianti di combustione di biomassa legnosa nelle more della definizione del bonus nazionale e del tetto al prezzo del gas – si legge nell’ordine del giorno approvato dal consiglio regionale dell’Emilia Romagna -, valutando le necessarie compensazioni in termini di riduzione delle emissioni atmosferiche, anche in considerazione degli effetti benefici che gli investimenti già realizzati stanno producendo sulla qualità dell’aria”. Fa notare l’assessore Andruccioli: “In questo caso le misure compensative servirebbero proprio a proseguire nell’azione di tutela della salute pubblica che non può essere messa su un piano di livello inferiore rispetto al problema del caro bollette. Dobbiamo dare risposte pronte e concrete ma possibili”.

Inoltre l’amministrazione ricorda comunque che non ci sono limitazioni per l’accensione degli impianti a combustione di biomasse legnose che siano in classe “3 stelle” o superiori o laddove questa tipologia di impianto sia l’unica fonte di riscaldamento. Si ricorda inoltre che la Regione Emilia-Romagna ha messo a disposizione un fondo per la sostituzione dei vecchi impianti (per la combustione del legname) che prevede il rimborso del 100 per cento delle spese sostenute dai privati: il testo del bando è pubblicato anche sul sito internet del Comune di Riccione.