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ci sarà nuova richiesta

Salta la seduta su medici sospesi. Lega: maggioranza si sottrae al confronto

In foto: Pari e Marchei
Pari e Marchei
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mer 19 ott 2022 06:21 ~ ultimo agg. 06:45
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Sulla scelta della maggioranza di non partecipare alla seduta consiliare di martedì sera, con il conseguente venir meno del numero legale (vedi notizia) arriva l’attacco della Lega: “Ieri sera erano presenti più di 200 persone per assistere al Consiglio Comunale tematico convocato per discutere della carenza di medici nei nostri reparti e di medici sospesi. I veri grandi assenti sono stati i consiglieri comunali di maggioranza e la Giunta”, afferma il consigliere comunale della Lega Andrea Pari.

“Poteva essere una bella serata per la democrazia: avrebbero potuto prendere la parola cittadini, medici, avvocati, rappresentanti di associazioni che, pur non incontrando il favore di molti consiglieri comunali, specie di maggioranza, avrebbero comunque potuto esplicitare le proprie ragioni. Sarebbe stata una grande vittoria per la democrazia, purtroppo così non è stato.” continua Pari

“Nel consiglio tematico con oggetto la sanità, tenutosi tre settimane fa, era già emerso con chiarezza come la difficoltà più importante del sistema sanitario sia la carenza di personale con carattere di particolare rilevanza nei reparti emergenziali. Già in quella sede la maggioranza si era rifiutata di audire un medico sospeso. L’assenza di ieri sera ha certificato l’incapacità al confronto e al dibattito dei consiglieri di maggioranza.” Afferma il consigliere del carroccio

“Allo stato attuale ci ritroviamo invece in emergenza, con carenza di operatori sanitari e nel contempo con operatori sanitari sospesi.  Questa è la reale problematica che gli amministratori di questa città non hanno voluto affrontare. La maggioranza e la Giunta hanno dimostrato ancora una volta quanto gli sia poco congeniale il dibattito democratico. Democrazia, infatti, è quando tutte le voci possono prendere la parola in un ambito di confronto per il bene comune.” 

Ma l’opposizione non si ferma, fa sapere Pari: “Insieme agli altri consiglieri di minoranza abbiamo prontamente ripresentato una richiesta di consiglio comunale tematico con oggetto analogo. Spero che la maggioranza non si sottragga nuovamente al confronto e decida finalmente di occuparsi della questione sanità che riguarda tutti i cittadini.”

Sempre dai banchi della Lega, l’attacco del consigliere Loreno Marchei: “Il fatto che il centrosinistra abbia disertato il Consiglio Comunale fissato per la prosecuzione tematica sulla sanità locale, ma soprattutto per la mozione relativa alla richiesta di reintegro del personale sanitario sospeso, attesa la situazione emergenziale del Pronto Soccorso dell’Ospedale Infermi emersa nel corso della precedente seduta, rappresenta una triste pagina per la politica cittadina. 

Negare ai consiglieri di opposizione l’esercizio delle loro prerogative ed il diritto di parola a chi ha idee e posizioni diverse dimostra un grave e pericoloso difetto dei fondamentali democratici.

Ma ancor più grave è il fatto che colleghi di centrosinistra continuano a manifestare il loro totale disinteresse  per lo stato di emergenza rappresentato alcuni giorni fa dalla Dott.ssa Perin, responsabile del Pronto Soccorso, stato che di fatto, a causa della grave carenza di medici ed infermieri, non garantisce ai cittadini che accedono in Ospedale il servizio che legittimamente si aspettano e che risulta tutelato dall’art. 32 della Costituzione. 
Il Sindaco, come massima Autorità sanitaria locale, a fronte del fatto che l’AUSL di trova già da tempo esposta a questa situazione che la espone a situazioni di responsabilità sanitaria passibili di ingenti risarcimenti per cure mancate o errate , dell’assenza di un pericolo pandemico e, da ultimo, delle recenti dichiarazioni rilasciate in Parlamento Europeo dalla responsabile Pfizer in merito al fatto che il vaccino anti Covid Pfizer “non è stato testato per prevenire l’infezione”, tenuto conto del non indifferente numero dei sanitari da tempo sospesi in virtù di un provvedimento amministrativo e disciplinare di rango inferiore, ha tutti gli strumenti per disporre un’ordinanza di reintegro immediato al lavoro che, con tutte le cautele del caso, come tamponi quotidiani o telemedicina, anteponga la tutela della salute della collettività a provvedimenti che oggi non rispondono più ad alcuna necessità.
Auspico dunque – conclude Marchei – che i colleghi di maggioranza tornino ad esercitare i loro doveri rappresentativi in aula e siano in grado di confrontarsi su queste tematiche, anziché continuare a perdersi in sterili e puerili offese”.