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la festa complicata per i 90

Riccione e Rimini. Da centenaria le vecchie ruggini saranno acqua passata?

In foto: Riccione 90
Riccione 90
di Maurizio Ceccarini   
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gio 27 ott 2022 07:15 ~ ultimo agg. 07:36
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Nei giorni scorsi l’evento dei festeggiamenti per il centenario di Riccione ha fatto storcere il naso a qualcuno ma Riccione, si sa, alla polemica quotidiana ci ha fatto l’abitudine da tempo. Dal punto di vista organizzativo tutto invece si è svolto secondo calendario: cosa non proprio scontata, a ripensare a quel che successe nell’ottobre 2012 per i festeggiamenti dei 90 anni.

La serata destinata all’evento cittadino era ovviamente quella del 19 ottobre, data ufficiale della nascita del Comune e tra l’altro già annunciata nel numero di maggio/giugno di Famija Arciunesa, il giornale per antonomasia dei riccionesi distribuito a tutte le famiglie. Ma si presentò un inghippo: per il 19 il palacongressi risultava infatti già prenotato per una convention aziendale. Il gala cittadino con il coro Città di Riccione fu perciò anticipato al 18.

E quella sera, sempre per una serie di sfortunate coincidenze, a Rimini si svolgeva in contemporanea un corposo spettacolo di fuochi d’artificio offerto da Antonio Scarpato ai visitatori del TTG che inaugurava in fiera a Rimini proprio il 18 ottobre. Una concorrenza involontaria ma che, come riportano le cronache dell’epoca, arrivava in un clima “nervosetto”, alimentato poco prima da quello che fu definito lo scippo della ruota panoramica da parte di Rimini quando ormai l’attrazione sembrava destinata ad approdare a Riccione. Scintille che alimentarono quel sottofondo di insofferenza nei confronti dei vicini a nord che Riccione, anche indipendentemente dai colori delle amministrazioni (ovviamente poi il TRC ha fatto il suo), si è più o meno consapevolmente portata dietro per decenni. Il distacco dai quali era proprio l’oggetto della festa, ma che rimanevano un vicino ingombrante. Un’insofferenza che chissà, con la maturità di un secolo di illustre storia, forse potrebbe essere davvero il momento di lasciarsi davvero alle spalle.