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cellulari venduti e spariti

Truffa ad Amazon per oltre un milione di euro, in sei a processo

In foto: i pacchi Amazon (repertorio)
i pacchi Amazon (repertorio)
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 28 set 2022 19:07 ~ ultimo agg. 29 set 14:21
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Truffa, bancarotta fraudolenta e auto-riciclaggio. Sono questi i reati contestati a vario titolo dalla Procura della Repubblica di Rimini ai sei imputati (due dei quali nati nel Riminese ma tutti tranne uno residenti in provincia) che, secondo l’accusa, in due anni di attività di altrettante aziende di telefonia da loro create, sono riusciti a farsi pagare da Amazon Europe, senza averne diritto, oltre un milione di euro per telefonini ed altre apparecchiature elettroniche mai consegnate.

Tanto semplice quanto efficace il meccanismo del raggiro. Dopo aver ricevuto l’ordinativo, le società che si appoggiavano al colosso delle vendite on line per commercializzare i propri prodotti, comunicavano falsi codici di avvenute spedizioni ad Amazon che, in automatico, faceva partire i pagamenti dei beni venduti.

La maxi truffa ha radici lontane – era il 2014 – quando in Valconca viene creata una prima società specializzata nella vendita di telefonini, accessori e altre apparecchiature elettroniche, che si accredita presso Amazon Europe come seller. Stando all’accusa, l’azienda di prodotti di telefonia avrebbe regolarmente effettuato le vendite e le consegne fino all’inizio di dicembre 2015. Nel mese che porta al Natale, però, quello in cui solitamente si raggiunge il picco di ordini, si sarebbero registrati i primi problemi. Infatti, a fronte di numerose transazioni di acquisto, l’azienda avrebbe solo simulato la spedizione dei prodotti, incassando comunque da Amazon quanto previsto. Un meccanismo che avrebbe sottratto illecitamente alla società creata da Jeff Bezos qualcosa come 550mila euro.

Dichiarata fallita la prima società, gli imputati nel 2016 ne avrebbero costituita una seconda, questa volta con sede a Rimini. Avvio impeccabile, poi ecco ricomparire le presunte finte vendite prima dell’ennesima bancarotta. Questa volta il bottino contestato dalla Procura ai sei imputati sarebbe addirittura superiore: quasi 600 mila euro. Nel processo, iniziato davanti al tribunale collegiale di Rimini, presieduto dalla giudice Fiorella Casadei, Amazon Europe ha chiesto di costituirsi parte civile. La prossima udienza è stata fissata il 13 dicembre.