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I candidati del terzo polo

Azione-Italia Viva. Presentazione con Ricchetti: da noi realismo e concretezza

In foto: foto di gruppo per candidati ed esponenti locali del Terzo Polo
foto di gruppo per candidati ed esponenti locali del Terzo Polo
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 10 set 2022 14:26 ~ ultimo agg. 11 set 11:35
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Quando mancano ormai appena 15 giorni al voto, proseguono le presentazioni dei candidati alle politiche del 25 settembre. Oggi è stata la volta del Terzo Polo con Azione e Italia Viva

Ok ai rigassificatori e allo snellimento della burocrazia per gli impianti rinnovabili, un fisco più leggero abolendo l’Irap e riformando Irpef e Ires, si al salario minimo e no al reddito di cittadinanza, scuola obbligatoria fino a 18 anni, incentivi salariali per le madri che rientrano al lavoro. Sono alcuni dei punti del programma del Terzo Polo, che mette insieme Azione di Calenda e Italia Viva di Renzi. I candidati di quella che è una delle novità di queste elezioni politiche, si sono presentati all’Artrov di Rimini: c’era anche il capolista alla Camera Matteo Ricchetti e insieme a lui Emma Fattorini e gli avvocati Elena Leardini e Alessandro Petrillo candidati all’uninominale per Senato e Camera. “La nostra politica è realista, fatta di proposte fattibili” sintetizza Emma Fattorini. Tra le priorità, l’avvocato Leardini evidenzia il problema delle bollette che colpisce sia le imprese che le famiglie mentre Petrillo si sofferma su mobilità e ambiente per muovere anche alcune critiche a quanto fatto nel riminese. “Gli interventi su lungomare e centro storico a Rimini hanno migliorato l’impatto estetico – ha detto – ma hanno peggiorato la qualità della vita. Mancano i parcheggi“. Dall’avvocato anche una doppia ipotesi per la Marecchiese e la Consolare per San Marino: realizzare una tramvia per la prima e il trenino sulla seconda.

Ad aprire la conferenza è stato Richetti ribadendo l’importanza di abbandonare la campagna elettorale permanente alla sola ricerca del consenso per una politica che affronti con serietà le
problematiche del Paese. Il capolista alla Camera ha poi sottolineato come il problema energetico nazionale che sta mettendo in ginocchio famiglie ed imprese e che, a suo dire, è stato aggravato dalla politica dei “no” degli ultimi anni. Cosa fare ora? Secondo Ricchetti, oltre a tamponare l’aumento dei prezzi, vanno riattivate le estrazioni di gas in adriatico, favorendo rigassificatori e
infrastrutture dedicate e intervenendo sul prezzo unico nazionale che oggi premia chi produce energia con metodologie non correlate con il gas e che vende a prezzi tripli rispetto allo scorso anno.