Indietro
menu
sipario il 28 ottobre

Al Galli stagione di grandi nomi, con tante interpreti femminili

In foto: Maria Amelia Monti e Marina Massironi
Maria Amelia Monti e Marina Massironi
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 5 minuti
mer 21 set 2022 13:14 ~ ultimo agg. 14:01
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 5 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

È una Stagione di prosa che non rinuncia a sognare quella che si presenta al pubblico del Teatro Galli di Rimini offrendo un programma con alcuni tra i più affermati interpreti e autori dello spettacolo, con tante voci femminili di spiccato talento e un’attenzione alla proposta contemporanea che irrompe e conquista il palcoscenico 20 gli spettacoli in cartellone, cui si aggiungono diverse proposte fuori abbonamento. Sarà possibile anche tornare a sottoscrivere nuovi abbonamenti scegliendo il proprio percorso preferito, dopo lo stop dettato dalle incertezze legate alla pandemia. Il sipario si aprirà il 28 ottobre con “I due gemelli veneziani“. Sarà il regista Valter Malosti a confrontarsi con il testo di Goldoni. Sempre Malosti si cimenterà, ad inizio aprile in chiusura di stagione, con Lazarus, l’opera rock ideata da David Bowie che vedrà insieme sul palco Manuel Agnelli, storico leader del gruppo Afterhours, la giovane Casadilego (vincitrice di X Factor 2020), il premio Ubu Roberto Latini, l’attrice e danzatrice Michela Lucenti.

 A quasi trent’anni dalla sua scrittura L’Attesa (22-24 novembre 2022), testo contemporaneo di Remo Binosi, resta attualissimo per il linguaggio e il tema che affronta, ora riproposto a teatro in una versione diretta da Michela Cescon, che sceglie come protagoniste due interpreti molto amate dal pubblico come Anna Foglietta e PaolaMinaccioni. Per la prima volta insieme sul palco, le attrici danno vita all’intenso dialogo di una padrona con la sua serva, l’aristocratica Cordelia e la popolana Rosa, entrambe vittime di violenza sessuale e reclusein campagna per nove mesi in “attesa”.

Un’altra coppia di talentuose attrici dalla spiccata vis comica, Maria Amelia Monti e Marina Massironi, anima Il marito invisibile (17-19 gennaio 2023), commedia scritta e diretta da Edoardo Erba sulla scomparsa della vita di relazione e che incrocia i temi della pandemia, la solitudine, la realtà on line.

Tra i più affermati registi della scena contemporanea, il visionario Alessandro Serra porta al Galli La tempesta di William Shakespeare (21-23 dicembre 2022), un tributo alla forza del teatro, nella quale si stratificano differenti temi tra cui il rapporto fra uomo e natura, tra trascendente e immanente, tra verità e finzione.

Francesco PannofinoIaiaForteSimona Marchini  con la regia teatrale di Ferzan Ozpetek,al debutto in questo ruolo,  saranno gli interpreti di Mine Vaganti (17-19 febbraio 2023), trasposizione di uno dei suoi pluripremiati capolavori cinematografici.

Ambientato in una comunità di immigrati siciliani a Brooklyn è Uno sguardo dal ponte, dramma della gelosia di Arthur Miller, con protagonista e regista uno dei più affermati interpreti teatrali, Massimo Popolizio (10-12 marzo 2023).

Articolato e ricco di proposte che spaziano dai grandi classici contemporanei a lavori di ricerca, il programma del turno D-altri percorsi si compone di 7 spettacoli. Si apre martedì 29 novembre con L’Oreste di Francesco Niccolini, per la regia di Giuseppe Marini prodotto da Società per Attori e Accademia Perduta / Romagna Teatri, in collaborazione con Lucca Comics & Games. Claudio Casadio dà voce a un uomo abbandonato da bambino in orfanotrofio e da adulto internato in manicomio: un racconto delicato sull’abbandono e sull’amore negato che dialoga e si anima coi disegni di Andrea Bruno, uno dei migliori illustratori italiani.

Torna a Rimini uno dei grandi Maestri del teatro italiano, Umberto Orsini, che si ispira a un capolavoro della letteratura dell’Ottocento, I fratelli Karamazov di Dostoevskij (classico con cui l’artista si è già misurato nella sua carriera), per portare in scena Le memorie di Ivan Karamazov (7 dicembre 2022). Il percorso prosegue con un altro capolavoro del Novecento che interroga il tema dell’attesa e il senso della condizione umana: Aspettando Godot di Samuel Beckett, padre del teatro dell’assurdo (29 gennaio 2023), nella rilettura firmata dal grande regista greco Theodoros Terzopoulos. Protagonisti principali Stefano Randisi e Enzo Vetrano. Completa il trittico di classici La peste di CamusIl tentativo di essere uomini (2 febbraio 2023) un’inedita versione scenica del testo dello scrittore francese che scandaglia l’animo umano, in una versione teatrale diretta Serena Sinigaglia. Nel cast, Oscar De Summa, Marco Brinzi, Alvise Camozzi, Mattia Fabris e Emanuele Turetta.

È invece una riflessione sulla condizione della famiglia di oggi Dei figli (25 gennaio 2023), di Mario Perrotta, con la consulenza alla drammaturgia dello psicanalista Massimo Recalcatiterzo capitolo della trilogia In nome del padre, della madre, dei figli che prova a ragionare sulla generazione allargata di “giovani” tra i 18 e i 45 anni, perennemente attaccata alla condizione di figli.

 

Completano il cartellone due compagnie pluripremiate della scena contemporanea: Fanny&Alexander (1 marzo 2023) e Carrozzeria Orfeo (16 marzo 2023). Chiara Lagani e Luigi De Angelis si affidano a due attrici d’eccezione, Anna Bonaiuto e Valentina Cervi, per Addio Fantasmi, tratto dall’omonimo romanzo di Nadia Terranova e coprodotto da Ravenna Festival. Al centro della pièce, il rapporto tra madre e figlia, tra silenzi e segreti del passato.

È ambientato in una vecchia carrozzeria riadattata a cucina, mentre fuori imperversa l’allarme di una guerra civile Miracoli metropolitani, il lavoro più politico di Carrozzeria Orfeo, scritto e diretto da GabrieleDe Luca, che racconta una solitudine sociale e personale, metafora drammatica del nostro tempo.

 

Ci saranno anche due grandi novità i cui dettagli saranno svelati tra qualche giorno: un programma speciale pensato per i giovani e il progetto Teatro no limits, realizzato in collaborazione con il Centro Diego Fabbri di Forlì, che offre la possibilità anche ai non vedenti e agli ipovedenti di poter godere delle emozioni di uno spettacolo dal vivo.

Abbiamo fiducia nella risposta positiva del nostro pubblico e torniamo con rinnovato coraggio ad una Stagione con grandi cast artistici in scena e senza limitazioni di posti – sono le parole della dirigente dei Teatri comunali Laura Fontana – e stiamo lavorando per rendere il teatro sempre più partecipato e aperto alla città”. 

Ma il programma prosegue con danza e fuori abbonamento

Due gli appuntamenti che il programma riserva alla danza contemporanea con due coreografi di fama internazionale come Virgilio Sieni e Michele Di Stefano, entrambi consacrati come Leone d’argento della danza. La Compagnia Virgilio Sieni trasporta il pubblico nel suo Paradiso (16 novembre 2022), la costruzione di un giardino che si pone sulla soglia di una sospensione, “cerca di raccogliere la tenuità del contatto e il gesto primordiale, liberatorio e vertiginoso dell’amore”. Il gruppo mk  diretto da Michele Di Stefano, propone la sua ultima creazione, Maqam (8 febbraio 2023), dal nome di una parola araba che indica un sistema di organizzazione melodica, ma anche un luogo o uno stato. La performance esplora la relazione tra movimento corporeo e musica, in un’azione ipnotica e avvolgente, sospesa fra tradizione e contemporaneità, suoni mediorientali ed elettroacustici.

Tante anche le proposte fuori abbonamento a partire dall’ormai tradizionale appuntamento con l’operetta della Compagnia Corrado Abbati con un classico del repertorio, Il paese dei campanelli (8 dicembre 2022), a cent’anni dalla sua creazione, la comicità di Paolo Cevoli nel suo nuovo spettacolo Andavo ai 100 all’ora (12 gennaio 2023), Moni Ovadia e la sua orchestra con Oylem Goylem (22 gennaio 2023), lo spettacolo che 30 anni fa l’ha portato al successo, e il talento e la sensibilità di Lella Costa e Elia Shilton in Le nostre anime di notte (23 febbraio 2023) per la regia di Serena Sinigaglia dall’omonimo romanzo di Kent Haruf, tra i principali scrittori della letteratura americana contemporanea, in cui si dipana la storia d’amore tra un uomo e una donna in età avanzata, un inno al coraggio e alla vita.

Il progetto grafico 

Si muove attorno al concetto di “stagione” il progetto grafico di quest’anno, firmato da Damir Jellici. Il bianco e nero essenziale della tipografia comunica direttamente il concetto stesso di Stagione 2022-23: la programmazione artistica del teatro. All’essenzialità del lettering si affianca un gioco di illustrazioni che reinterpretano foto storiche delle stagioni balneari di Rimini, ciascuna con i suoi ritmi e colori. La prima immagine ritrae l’isola delle rose, non solo simbolo di Rimini e delle sue estati, ma anche di un’utopia che proprio qui provò a realizzarsi negli anni Sessanta. Una stagione dei sogni che non muore mai e che a teatro trova una nuova attualità di particolare forza e suggestione.

Abbonamenti 

Da martedì 27 settembre a sabato 1° ottobre sarà possibile rinnovare il proprio abbonamento, mentre da sabato 8 ottobre si aprirà la possibilità di sottoscrivere i nuovi abbonamenti. In quella giornata la biglietteria del Teatro Galli sarà aperta dalle 10 alle 14 e, in via straordinaria, anche dalle 15 alle 17. La campagna abbonamenti proseguirà da martedì 11 ottobre negli orari di apertura della biglietteria.