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il virologo in aula

Accusa Burioni di conflitto di interessi sui vaccini, a processo per diffamazione

In foto: Roberto Burioni
Roberto Burioni
di Lamberto Abbati   
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mer 21 set 2022 15:44 ~ ultimo agg. 22 set 10:09
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“Il professor Burioni parla dall’alto dei suoi enormi conflitti di interesse in quanto titolare di diversi brevetti sui vaccini”. E’ con questo commento sui social che nell’aprile del 2017 aveva attaccato il noto virologo in seguito alla morte di una bambina che era stata vaccinata.

L’autore del commento è Stefano Scoglio, 65 anni, al tempo direttore del Centro di Ricerche Nutriterapiche di Urbino, diventato poi negli anni uno degli uomini simbolo dei movimenti No vax, che ha deciso di affrontare il processo per diffamazione davanti al giudice monocratico del tribunale di Rimini dopo aver rinunciato al decreto penale di condanna.

“Secondo Burioni, queste cose (la morte della bambina vaccinata, ndr) sono mere coincidenze”, aveva scritto Scoglio, tirando in ballo il presunto conflitto di interessi del virologo sui brevetti dei vaccini. Questa mattina, accompagnato dall’avvocato Roberto Marchegiani, Burioni, che all’epoca aveva querelato Scoglio, è comparso in tribunale per ribadire che “non ho alcun brevetto sui vaccini, magari ne avessi uno, forse avrei vinto il Nobel”, e che “questa storia del conflitto di interessi mi ha perseguitato a lungo”

Incalzato dal difensore di Scoglio, l’avvocato Mauro Sandri, il virologo e divulgatore scientifico ha tenuto a precisare che i brevetti contestati riguardano pratiche terapeutiche che sono applicabili a malattie non prevenibili tramite vaccino, in quanto fanno uso di anticorpi monoclonali. “Ad oggi – ha sottolineato ancora una volta Burioni – non possiedo alcun brevetto sui vaccini”.

Le accuse rivolte da Scoglio, che nel suo sito in aggiornamento si definisce “ricercatore scientifico, filosofo, giurista, politologo, omeopata, microbiologo e… insomma, un uomo rinascimentale, che ritiene che la conoscenza sia una e che la vera conoscenza è solo dell’uno”, erano riferite alle vaccinazioni obbligatorie in età pediatrica, dal momento che il Covid ancora non esisteva.

La prossima udienza è stata fissato il 18 gennaio 2023.