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Elezioni e polemiche

Sicurezza. Raffaelli (Lega): giunta Angelini ha beneficiato del nostro lavoro

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 31 ago 2022 17:38
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Non si placa la polemica sul tema sicurezza a Riccione, anzi si mischia con la campagna elettorale per le elezioni politiche del 25 settembre. Ad intervenire è l’ex assessore della Lega Elena Raffaelli, candidata al collegio plurinominale Romagna e Ferrara. “La miopia e la scarsa onestà intellettuale non fanno bene a una lettura della realtà senza pregiudizi – attacca –. Appare più che evidente che la Giunta Angelini, a Riccione, in questi pochi mesi di amministrazione ha beneficiato delle pressioni e delle sollecitazioni che la precedente Giunta Tosi ed io personalmente, come parlamentare della Lega e come assessore, abbiamo rappresentato a Roma e in ogni altra sede per ottenere presidi sul territorio per contrastare criminalità e degrado.” La parlamentare uscente cita anche l’intervista rilasciata dal comandante provinciale dei Carabinieri colonnello Mario La Mura ai quotidiani locali. “Il fenomeno delle cosiddette baby gang esploso anche a Riccione nell’estate 2021 – prosegue la Raffaelli –, in un periodo difficile come quello dell’emergenza Covid, è stato analizzato dalle Forze dell’Ordine per capire come contrastarlo e, a un anno di distanza, si incominciano a vedere i segnali di un’inversione di tendenza. Oggi, insomma, dopo i gravi episodi consumatisi nel 2021 e le richieste pressanti di un presidio capillare del territorio, sono state attivate azioni di contrasto più efficaci”.
L’ex assessore ringrazia “l’Arma dei Carabinieri e tutte le Forze dell’Ordine per l’impegno profuso“. “Crediamo – aggiunge – che oggi non si possa abbassare la guardia di fronte a queste vere e proprie organizzazioni criminali. Come abbiamo sempre dichiarato, più controlli, più fermezza, più Forze dell’Ordine, meno sottovalutazione del problema fanno la differenza. A opporsi a questa visione sono sempre stati Pd e sinistra che hanno banalizzato i fenomeni criminosi consentendone la crescita e incrementando il senso di impunità. Non a caso è lo stesso Pd che ha preteso il depotenziamento, quando non la cancellazione, dei decreti sicurezza varati da Matteo Salvini ministro dell’Interno. Inutile girarci intorno: la classe dirigente Pd, come sempre, scarica le proprie responsabilità, ma se Rimini è da tempo annoverata fra le città più insicure del Paese il Pd non può fare finta di nulla. Tornando a Riccione, si esibiscono dati più confortanti in tema di sicurezza. Certamente meno attività di richiamo e iniziative di largo respiro e più Forze dell’Ordine possono aver contribuito. Non è quindi un merito che può sbandierare la Giunta Angelini, che appare perfino un po’ penosa nella evidente ricerca affannosa di appoggi e sostegni encomiastici sollecitati un po’ ovunque” conclude la candidata del Carroccio.