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a marina centro

Pallinari scatenati, ma alla polizia Locale riesce il sequestro di 480 euro

In foto: reperorio
reperorio
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 23 ago 2022 20:15 ~ ultimo agg. 24 ago 08:51
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Lunedì sera durante un servizio di prevenzione e controllo del territorio, è stata allontanata un’altra batteria di “pallinari” che proponeva il gioco truffa a Marina Centro, dove gli agenti in borghese della polizia Locale di Rimini hanno sorpreso e fermato una persona contestandogli la prescritta sanzione di mille euro, con un sequestro istantaneo di 480 euro.

La dinamica della truffa è sempre la stessa: su un tavolino improvvisato viene allestito il tradizionale gioco delle tre carte, con la variante più frequente che è costituita da una pallina che compare e scompare sotto tre campanelle o tre bicchieri. Accanto al “prestigiatore”, che abilmente nasconde la pallina, entrano in azione dei complici che fingono di scommettere, mentre qualche “palo” appostato nelle vicinanze avverte dell’eventuale arrivo di uomini in divisa. Bande organizzate, che agiscono tra chi passeggia lungo i viali con un trucco vecchio come il mondo, ma che purtroppo fa ancora troppe vittime.

Anche il servizio di controllo ha il medesimo schema d’intervento che prevede in primo luogo per gli agenti – che operano in più pattuglie e in abiti civili – di isolare il “palo”  per poi sorprendere i pallinari mentre sono intenti sui tavolini da gioco, dove purtroppo non sono rari i turisti, anche stranieri, che si accalcano prima di essere truffati. Con questa ultima sanzione elevata ieri sera su viale Vespucci, cresce il numero dei servizi messi a segno per contrastare questo fenomeno, che in estate si concentra in particolare sulla passeggiata, lungo i viali delle Regine. Servizi che negli ultimi mesi hanno fatto registrare numeri significativi.

Dal report fornito dagli uffici infatti emerge che sul fronte del contrasto al gioco truffa delle tre palline, dall’inizio dell’estate – fino a ieri sera – sono state comminate 143 sanzioni, notificate ad altrettante persone, come prevede il regolamento di Polizia Urbana, che dispone una sanzione di mille euro per chi “organizza in luogo pubblico o aperto al pubblico, il gioco di abilità cosiddetto delle tre campanelle o delle tre carte o simili”; e una sanzione di 50 euro per chi si intrattiene, oppure finge di puntare. Sanzioni fatte nell’ambito di un’attività estesa su tutto il territorio da nord a sud, per la quale sono stati organizzati ad oggi ben 173 servizi specifici, mirati al contrasto di questo fenomeno. Un servizio messo in campo da diversi reparti della Polizia Locale di Rimini che spesso operano in collaborazione con le unità cinofili e in alcuni casi anche insieme ad altre Forze dell’Ordine, con diversi turni sia nelle ore diurne che notturne.

Si tratta di un fenomeno difficile da arginare anche perché la procedura amministrativa, con la notifica dei fogli di via, non riesce a punire seriamente questo comportamento illecito. Come noto infatti una sentenza della Cassazione ha stabilito che il gioco delle tre campanelle non è da considerarsi come un reato, perché definito “gioco di abilità”. Il fatto che i giudici non abbiano riconosciuto in questo tipo di attività la forma del raggiro o della truffa – ai danni di chi accetta di partecipare – pone la questione su un piano che dal punto di vista del contrasto è più difficoltoso da gestire e arginare. Una difficoltà a cui si aggiunge anche l’impossibilità del sequestro del denaro proveniente dall’illecito, in quanto se non trovato sul tavolino – di solito è intascato velocemente poco prima del fermo – non può essere posto sotto sequestro.