Ladri senza paura: furto in abitazione in pieno giorno e a volto scoperto
Hanno agito a volto scoperto, per di più a metà mattinata e in una zona residenziale. Poi, con il bottino, sono usciti dall’abitazione e a piedi si sono diretti verso il complice, che li attendeva in auto. Ladri in azione martedì mattina a Santarcangelo.
Due uomini verso le 11 si sono introdotti all’interno di una villetta in via Cupa abitata da una coppia di 60enni e dal figlio minore di 22 anni. Nessuno di loro in quel momento era in casa. Un blitz fulmineo durato in tutto una decina di minuti, non di più. Una volta forzato il cancellino d’ingresso, i ladri si sono diretti verso la porta finestra posizionata sul lato della strada e, dopo aver infranto il vetro con un oggetto contundente (forse un martello), hanno divelto la zanzariera e sono entrati.
Le sirene dell’allarme hanno rovinato solo parzialmente i loro piani. La coppia di malviventi, infatti, è salita al piano superiore e ha messo a soqquadro la camera da letto dei coniugi. Sottratti orologi, bracciali e catenine in oro e argento oltre a una fede nuziale. All’interno della villetta si sono travisati entrambi il volto indossando delle mascherine chirurgiche e degli occhiali da sole. Non sapevano però che le telecamere di videosorveglianza, installate sotto il porticato, li hanno ripresi a volto scoperto sia mentre si introducevano in casa sia mentre si allontanavano a bordo di una Fiat Panda di colore verde scuro, la cui targa purtroppo è rimasta illeggibile, che si è diretta verso la rotonda dell’area Campana.
Il primo ad intervenire è stato il figlio maggiore della coppia, un professionista di 32 anni, che non appena ha ricevuto sul cellulare l’sms di allarme si è precipitato a casa dei genitori. I malviventi però erano già scappati. Adesso la speranza è che dalle telecamere installate lungo la pubblica via si riesca a risalire alla Panda utilizzata per la fuga. I proprietari dell’appartamento nel frattempo hanno sporto denuncia in caserma e consegnato ai carabinieri, che si occupano delle indagini, i filmati del sistema di videosorveglianza dell’abitazione. Ingenti i danni, così come il bottino dei preziosi rubati che oltre al valore economico avevano per i coniugi anche un valore affettivo.