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Ortalli (cna): nuova pandemia

Caro bollette, imprese a rischio collasso: aumenti fino al 140%

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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 24 ago 2022 10:53 ~ ultimo agg. 17:16
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Non c’è argine al caro bollette e a preoccupare non è solo l’autunno ma già il presente. Confesercenti Rimini ha messo in fila le spese medie di alcune attività e le ha confrontate con quelle degli scorsi anni. E la situazione che emerge è allarmante. “Se ad esempio – spiega il presidente Fabrizio Vagnininel 2020 e 2021 un bar spendeva in media 6.700 € per le bollette di luce e gas, nei prossimi dodici mesi, ipotizzando che gli aumenti attuali restino costanti, spenderà 14.740 €, un aumento del 120% e un’incidenza sui ricavi aziendali dal 4,9 % al 10,7 %. Un esercizio di vicinato vedrà lievitare la spesa per la bolletta energetica da 1.900 € a 3.420 € (+80 %), un ristorante da 13.500 € a 29.700 € (+120 %). Un albergo medio da 45.000 € a 108.000 € (+140 %)“. Cifre che rischiano di portare le imprese al collasso anche perché fra settembre e ottobre scadranno gli interventi di sostegno fin qui adottati dal governo per contrastare il caro bollette. “Occorre intervenire in maniera urgente e decisa – dice Vagnini –, o in autunno rischiamo il collasso: i costi energetici stanno diventando una variabile incontrollabile per tantissime imprese, distruggendo bilanci e redditività. E’ impossibile gestire aumenti di costi così rilevanti, cui si aggiungono anche quelli delle materie prime alimentari, traslando sui prezzi di vendita gli interi importi. Inoltre le bollette riducono inoltre drasticamente i budget familiari con un conseguente crollo dei consumi. Il rischio è che il 10% delle imprese esca dal mercato.

Confesercenti chiede di estendere subito anche alle piccole imprese il credito d’imposta per l’energia elettrica, raddoppiare le percentuali di credito d’imposta (da 15 a 30 e da 25 a 50 per il gas) e prorogare gli interventi almeno fino al 31 dicembre 2022. “Chiediamo a Stato, Regione e Camera di Commercio che le risorse disponibili per le imprese vengano destinate primariamente alla riduzione dei costi energetici” aggiunge Vagnini. Ma servono anche “interventi realizzabili in tempi relativamente brevi per la transizione energetica e la diversificazione delle fonti, favorendo anche con un bonus al 110% gli investimenti di chi può rendersi autonomo attraverso la produzione di energia pulita. Non c’è più tempo da perdere: è in gioco la tenuta del sistema economico” conclude il presidente di Confesercenti.

Arrivano bollette che mediamente triplicano l’ammontare degli anni precedenti – conferma il direttore di Cna Davide Ortallisiamo di fronte ad una nuova pandemia e siamo preoccupatissimi. Non si può aspettare il nuovo governo per agire, serve un provvedimento immediato a partire dal “price cap” per famiglie e imprese. Il nuovo esecutivo dovrà però studiare strategie di medio e lungo periodo per far si che una situazione come questa non si verifichi mai più. Ad esempio nel nostro territorio ci sono aree artigianali in ogni comune e noi, come Cna, chiediamo da tempo incentivi per l’installazione di impianti da energia rinnovabile sui capannoni per consentire l’autoconsumo. Permetterebbe un impatto importante sui consumi energetici. Mi auguro invece che l’ipotesi di coprifuoco per i locali e le attività sia solo una “boutade”, serve altro.”