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storia trasformatasi in incubo

La nascita della figlia, poi la fuga e l’accusa di violenza. Scagionato 37enne

In foto: repertorio
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di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura 2 min
Mer 8 Giu 2022 20:28 ~ ultimo agg. 6 Giu 07:09
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All’improvviso, dopo la fine della loro storia e la nascita della loro bambina, si è ritrovato accusato dall’ex compagna di violenza sessuale, stalking e maltrattamenti. Oggi, il gip del tribunale di Rimini, Benedetta Vitolo, su richiesta del pm Paola Bonetti, ha archiviato quelle accuse infamanti e scagionato un 37enne straniero, che vive a Rimini da anni, difeso dall’avvocato Davide Grassi.

La paradossale vicenda inizia nel 2020 quando il 37enne conosce sul luogo di lavoro una 27enne originaria dell’est Europa. Tra i due nasce una relazione che va avanti tra alti e bassi fino al marzo del 2021. E’ lei, nonostante la nascita di una figlia, a troncare la relazione e sparire nel nulla insieme alla neonata. Il 37enne cerca di rintracciarla, ma inutilmente. Riavrà sue notizie solo alcuni mesi dopo, quando un ufficiale giudiziario bussa alla sua porta per notificargli un’indagine a suo carico per violenza sessuale, stalking e maltrattamenti. L’uomo, caduto letteralmente dalle nuvole, scopre che la mamma di sua figlia nel frattempo si era trasferita in Puglia con la piccola e aveva ricominciato una nuova vita con un altro uomo.

Nella denuncia sporta ai carabinieri pugliesi la 27enne riferiva diversi episodi di percosse, rapporti non consenzienti durante uno dei quali sarebbe stata concepita la figlia, veri e propri atti persecutori e persino l’intenzione di costringerla a prostituirsi nei night della Riviera. A supporto delle infamanti accuse, però, la donna ha portato solo un paio di screen shot di messaggi contenenti velate minacce. Nessun referto medico attestante lesioni, nessuna prova dei ripetuti atti persecutori, nessuna testimonianza concreta.

Al contrario il suo ex compagno ha fornito al giudice tutte le chat con la donna, tutte le foto della bambina che lei puntualmente gli aveva inviato una volta ritornata in patria e persino la richiesta di aiuto che la donna gli aveva inoltrato quando era stata fermata dalla polizia di Frontiera all’aeroporto di Bologna per problemi con il visto. Era a lui, al suo presunto aguzzino, che quel giorno si era rivolta. Una circostanza alquanto singolare che non è sfuggita al pubblico ministero. Che, dopo aver analizzato attentamente il quadro indiziario, ha chiesto e ottenuto dal gip che il 37enne venisse scagionato. La presunta vittima rischia ora una denuncia per calunnia.

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