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venerdì l'inaugurazione

Dopo l'abbandono, rinasce un locale storico nel centro di Rimini

In foto: La rinata Chesa De Vein, in via Dante a Rimini
La rinata Chesa De Vein, in via Dante a Rimini
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
gio 30 giu 2022 17:52 ~ ultimo agg. 1 lug 15:05
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Un altro locale importante per tutto ciò che ha rappresentato nel tempo per la città, un pezzo di storia amato e condiviso da tanti sta per essere restituito ai riminesi. Dopo un lungo abbandono a cui hanno fatto seguito accurati lavori di ristrutturazione, la famosaChesa de Vein” torna ad aprire i suoi cancelli sulla centrale via Dante a Rimini. E lo fa domani (venerdì 1 luglio) in pompa magna, con un restauro che le dona un aspetto decisamente migliore di quanto si potesse ricordare. E non poteva essere altrimenti perché del suo recupero si è occupato l’imprenditore Rino Mini che a Rimini ha già dimostrato di saper innovare l’offerta enogastronomica con il “Ferramenta Cafè”, aperto l’anno scorso in Piazza Cavour e dedicato, con arredi esclusivi e foto iconiche, a Federico Fellini e al mondo del cinema.

Quali sono gli elementi caratterizzanti dalla rinata Chesa de Vein lo spiega direttamente Mini: “Innanzi tutto la completezza dell’offerta in quanto, per esempio, ospita una pizzeria diversa da tutte perché dotata di una sua linea produttiva di mozzarella sia di bufala che di fiordilatte vaccino. Le pizze gourmet di Mimmo Fabozzi, leggere grazie alla lunga lievitazione e dal gusto inimitabile per gli ingredienti di elevato livello qualitativo, assumeranno così quel valore aggiunto che poche altre possono vantare. È inoltre stato attivato un laboratorio che sforna quotidianamente pani fragranti con grani antichi, pasticceria tradizionale da forno e da credenza, che saranno al servizio soprattutto del ristorante allestito nel corpo centrale della struttura”.

Rino Mini

“Con il nostro chef Leonardo Rossetto – prosegue Rino Mini – abbiamo puntato su quanto solletica l’immaginario della gente in fatto di cibo: pescato del giorno, carni di allevamenti locali, frollate con il sistema dry-aged per tutelarne ed esaltarne il sapore, verdure e ortaggi biologici anche dagli orti di nostra proprietà. Non per niente il sottotitolo dell’insegna è marinai e macellai in cucina’, ossia l’autentica tradizione locale nel solco della precedente gestione Giorgini che ne aveva fatto “il ristorante dei riminesi”, ossia il luogo amato dalle famiglie che qui trovavano i cibi della memoria e il clima dei giorni di festa. Oggi i clienti cercano una cucina riconoscibile, più di sostanza che di apparenza e corrispondente al prezzo pagato”.

Con l’apertura del nuovo locale l’imprenditore ha dovuto affrontare sia il problema della carenza di personale sia il rincaro delle materie: “Siamo riusciti a selezionare personale attirato dal nostro format e in grado di far fronte, sia in cucina che in sala, ai 100 posti interni e ai 2/300 della veranda e del giardino. Ma pensiamo anche al futuro perché il settore necessita di personale qualificato. Istituiremo pertanto nel 2023, una vera e propria Accademia in grado di formare cuochi, camerieri, sommelier. La scuola, di alto livello, sarà dotata di un convitto affinché gli iscritti nei mesi di permanenza didattica, vivano pienamente l’esperienza formativa, fatta anche di disciplina, partecipazione, condivisione. Quanto alle materie prime, il circuito dei miei ristoranti Ferramenta a Rimini, Santarcangelo, San Marino, ci permette di acquistare i migliori prodotti al miglior prezzo”.

Del locale originario Mini ha deciso di “conservarne il nome, che lo collega per tutti i riminesi alla storia della pallacanestro biancorossa. Nel grande parcheggio che ha ospitato la prima partita della Libertas contro la Fortitudo Bologna, abbiamo riprodotto pittoricamente le immagini sui muri esterni. Inoltre i clienti che parcheggeranno (gratuitamente, inserendo lo scontrino della consumazione) faranno un’esperienza immersa nella nostra realtà e nella storia di questo locale, fin dal loro arrivo qui da noiun arrivo facilitato anche dalle navette che, su semplice chiamata, potranno fare da spola tra il ristorante e i parcheggi satellite dell’area urbana”.