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Due ancora irreperibili

Avevano rubato a Riccione un orologio da 50mila euro. Scovati dai carabinieri

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 23 giu 2022 09:05 ~ ultimo agg. 09:18
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A Napoli e Milano, i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Riccione hanno dato esecuzione a 4 provvedimenti cautelari (tre di custodia cautelare in carcere ed una misura degli arresti domiciliari) nei confronti di altrettanti pregiudicati campani che l’11 agosto dello scorso anno avevano rubato un orologio Patek Philippe da 47.000 euro a Riccione. Si tratta di tre uomini e una donna che avevano preso di mira un turista francese.
Uno degli arrestati, già detenuto a Milano, è stato trattenuto presso il carcere del capoluogo lombardo mentre la donna, invece, è stata sottoposta ai domiciliari. Due soggetti risultano invece irreperibili.
I provvedimenti restrittivi sono arrivati al termine dell’attività investigativa condotta dai carabinieri e coordinata dalla Procura di Rimini, grazie alla quale sono stati identificati i presunti componenti del gruppo. Fondamentale l’apporto dei filmati delle numerose telecamere cittadine che hanno permesso ai militari di ripercorrere attimo dopo attimo tutte le fasi della rapina, arrivando ad individuare non solo i due autori materiali del colpo e lo scooter a bordo del quale si spostavano, ma anche la “coppietta di fidanzati” incaricati di selezionare e pedinare la vittima. 
Un piano studiato nei minimi dettagli: la vittima, nell’occasione, era stata agganciata nei pressi di viale Dante, mentre passeggiava in compagnia della moglie per recarsi in un ristorante della zona. Intorno alle 21, giunta in prossimità di viale Verdi, una volta scattato il segnale da parte della coppietta, la vittima era stata avvicinata dai due rapinatori a bordo dello scooter, entrambi col volto coperto da una mascherina chirurgica. Quindi uno strappo violento e l’immediata fuga, mentre il turista francese rimaneva a terra dolorante al braccio.
Da quel momento per gli investigatori è partita una vera e propria caccia all’uomo e, successivamente, d’intesa con la Procura di Rimini, sono state eseguite alcune perquisizioni nel napoletano che hanno permesso non solo di recuperare gli indumenti indossati dai rapinatori la sera del colpo, ma anche di sottoporre a sequestro ben due pistole – su cui proseguono serrati accertamenti -, di cui una con matricola abrasa e l’altra risultata oggetto di un furto del 2014 commesso in un comando di Polizia Locale del Salento.
Nonostante il procedimento sia ancora nella fase delle indagini preliminari, i gravi indizi di colpevolezza raccolti dai Carabinieri di Riccione sono confluiti nella richiesta di misura cautelare avanzata dalla Procura della Repubblica di Rimini ed accolta dal GIP del locale Tribunale.