Riccione. Angelini lancia cinque proposte per la sicurezza


Daniela Angelini, candidata sindaco della coalizione che vede insieme PD, M5S, Coraggiosa e tre liste civiche (2030 Riccione, Uniamo Riccione e Riccione col Cuore”) lancia le sue 5 proposte per affrontare il tema sicurezza: un tavolo di coordinamento, aumento della polizia locale, raddoppio della videosorveglianza, presidi in punti strategici nelle ore notturne estive, maggiore presidio sociale.
“La sicurezza dei cittadini non ha colore politico – Daniela Angelini, candidata a sindaco di Riccione torna sul tema caldo del momento – “Sono una candidata civica, non ho tessere di partito e non voglio entrare nel merito delle polemiche politiche di questi giorni. Credo che il problema sicurezza vada affrontato con urgenza e non può essere ridotto a facili slogan senza portare delle soluzioni. Dopo quello che è accaduto lo scorso anno e dalle prime avvisaglie di questi giorni, come riportano le cronache dei giornali, io, ma credo tutti i riccionesi come me, siamo preoccupati. Il problema deve essere affrontato con soluzioni pragmatiche”.
Le proposte nel dettaglio:
1.costituzione di un tavolo permanente con le forze dell’ordine, le categorie economiche e gli operatori del turismo
- incremento della polizia municipale
- raddoppio della videosorveglianza e illuminazione
- presidi in posti nevralgici: stazione, lungomare, viale Dante, viale Ceccarini, area Abissinia, area Marano
- aumentare il presidio sociale e culturale degli spazi pubblici
“Nella città che vogliamo, le persone devono sentirsi sicure ogni volta che escono di casa, a qualsiasi ora. – sottolinea Daniela Angelini – Per poter vivere una vita piena e programmare il futuro, nessuno deve sentirsi minacciato nella propria quotidianità, nella propria casa e nel proprio lavoro. Una città più vivibile è una città più giusta, rigorosa con chi non rispetta le regole”.
Entrando nel merito delle azioni previste, Daniela Angelini rimarca come in questi anni non si sia investito sulla Polizia locale. “Va migliorata completamente la gestione investendo anche cifre sostenute per implementare le unità operative e i controlli sul territorio a favore dei cittadini e di un turismo sicuro. Sono inoltre convinta che la sicurezza la fanno le comunità attive e presenti che sentono lo spazio pubblico come proprio e ne hanno cura. La fanno le attività commerciali e culturali che garantiscono “sorveglianza naturale” poiché permettono una frequentazione semipermanente degli spazi urbani e con loro vanno condivise le azioni”.