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Verso il voto a Riccione

Per Claudio Cecchetto un incontro con Confesercenti

In foto: Claudio Cecchetto in Confesercenti
Claudio Cecchetto in Confesercenti
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 11 mag 2022 15:05
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Dopo quello con la Confcommercio, il candidato sindaco di Riccione Claudio Cecchetto ha incontrato i vertici di Confesercenti e il presidente Fabrizio Vagnini. “Un incontro cordiale – riferisce proprio Vagnini –, in cui abbiamo parlato di vari temi e ascoltato le proposte del candidato. Abbiamo evidenziato innanzitutto la necessità di rimettere il commercio al centro. Negli ultimi anni è stato fra i comparti che hanno sofferto di più, tra pandemia e riduzione dei consumi. Certo, è un argomento da affrontare non solo a livello locale, ma anche nazionale, per sostenere e incentivare gli operatori..Di sicuro una passeggiata commerciale attrattiva è una componente importante del nostro turismo, insieme a ricettività e spiaggia“.
Si è parlato poi di turismo e sicurezza. “Riccione ha sempre il suo appeal e quello della sicurezza è un tema che riguarda tutta la Riviera – continua Vagnini –, occorre fare squadra con tutti i Comuni della costa riminese per fare pressione a livello governativo e avere più forze dell’ordine, in modo che la loro presenza possa essere un deterrente contro reati e microcriminalità“.

Tra i temi sottolineati dal Cecchetto, quello degli assi commerciali. “E’ necessario – ha detto – definire un piano di riqualificazione perché i cittadini e gli ospiti di Riccione ritrovino la piacevolezza di vivere o trascorrere del tempo nella nostra città, di passeggiare in serenità e fare acquisti, circondati da bellezza e funzionalità. Questo porterebbe un indotto turistico di crescita per alberghi, spiagge,  operatori commerciali e ristoratori. Bisogna trovare le risorse a livello locale in collaborazione con l’amministrazione. Ci vuole coesione e interlocuzione tra gli operatori e l’amministrazione”.  Il candidato ha poi concluso l’incontro spiegando: “saremo un’amministrazione in ascolto per una politica a km zero, concentrata solo sulle esigenze del territorio, senza diktat esterni dettati da poteri e interessi più ampi.  Non c’è turismo se non c’è sicurezza. Bisogna affrontare il problema su tre livelli: 1) Controllo capillare delle zone più sensibili. 2) Prevenzione con telecamere di ultima generazione, illuminazione adeguata in tutta la città, vigilanza dei social network che permettono di intercettare gli spostamenti e le intenzioni delle baby gang. 3) Offrire contenuti di qualità per un turismo esperienziale che attraggano un pubblico, anche giovane, ma educato che abbia voglia di divertirsi, vivere qualcosa di nuovo da raccontare con il desiderio di tornare qui”.