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dal 6 maggio

"Nemo profheta in patria". A Morciano apre la mostra di Giuliano Cardellini

In foto: la locandina
la locandina
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 3 mag 2022 11:15
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Sarà inaugurata venerdì 6 maggio, con un vernissage dalle 19 alle 22 la mostra  “NEMO PROPHETA IN PATRIA”, di Giuliano Cardellini, artista morcianese e direttore del TMUB di Morciano (dedicato a Umberto Boccioni). L’appuntamento è al Ristorante “Falsariga” di Morciano e la personale resterà esposta fino al 30 settembre.

 

L’obiettivo è trasformare un ristorante in una galleria d’arte con lo scopo, di rendere fruibile l’arte a tutti. Michela Barausse, critica d’arte e curatrice della mostra, parla del significato di questa esposizione: «L’unione della passione, del talento e della perseveranza, unite ad acume e saggezza, generano questa antologica dell’artista Giuliano Cardellini. Con l’intento di sfatare quanto riportato nelle sacre scritture “NEMO PROPHETA IN PATRIA” vuole essere una mostra che rappresenti tutto il lavoro dell’artista. Un dono, questo, davvero importante, che Cardellini vuole fortemente elargire alla sua città e ai suoi cittadini, che “forse” lo hanno sempre visto e riconosciuto con altre vesti e che, come tutti i più grandi artisti, vengono riconosciuti solo dopo la loro scomparsa. Una mano protesa, quindi, a tutti i morcianesi, per far conoscere davvero quale sangue scorre nelle vene di Giuliano Cardellini, quali siano le sue idee, le sue ambizioni, ma anche il suo vero mondo ricco, come quello di tutti, di insidie e di prove da superare – sottolinea la critica d’arte –.Come tutti i grandi personaggi della storia o della mitologia, abbiamo quindi difronte a noi, il protagonista messo a nudo, che cercherà, senza veli, di accompagnare lo spettatore in un percorso intriso di passione e di forza, ma anche di dolcezza e poesia, di manifestazione e testimonianza di un mondo che sta cambiando e anche, perché no, di denuncia ove necessario. Le opere di Cardellini ci conducono in un viaggio alla scoperta, non solo di quello che verrà attraverso il ragionamento, ma anche di un percorso introspettivo dello spettatore, il quale non può restare inerte – conclude la Barausse –.Vorrei definire questa lieve antologica, un regalo di Cardellini alla sua città, perché presto lo vedrà proiettato in un mondo artistico internazionale, che lo terrà lontano da casa, ma che sarà, come tutti i profeti, dentro il proprio cuore».

“Queste dieci opere esposte rappresentano una lieve antologica della mia creatività nell’arco di tanti anni – afferma l’artista -,indicano alcune serie, e segnano il percorso di ciò che ho maturato nel tempo.”