Indietro
venerdì 19 aprile 2024
menu
I voti dei biancorossi

Athletic Carpi-Rimini 3-0, le pagelle di Nicola Strazzacapa

In foto: L'undici iniziale del Rimini a Carpi
L'undici iniziale del Rimini a Carpi
di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
mer 4 mag 2022 21:12 ~ ultimo agg. 5 mag 12:23
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 4 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

MARIETTA 5.5. È reattivo sulla girata sotto misura di Calanca e prova a fare il bis anche sul tap-in di Rattini senza riuscire a impedire che la palla dell’1-0 varchi la linea della carità. Sul raddoppio Ghizzardi calcia da dentro l’area piccola e pare non potere davvero metterci una pezza. Tiene vive le speranze con un miracolo su Lordkipanidze, ma respinge goffo il rasoterra dello stesso numero 7 e a tempo scaduto Sibilla lo punisce ancora. Pare aver perso sicurezza. Momentaccio|

LO DUCA 6.5. Togola è un cliente scomodo e dal passo diverso e più potente del suo, lui non si scompone e con senso della posizione e applicazione gli mette la museruola spesso e volentieri. È il solo davvero ai suoi livelli per tutti i 90 minuti. Affidabile!

PIETRANGELI 5.5. Anche nelle giornate più complicate fa sentire la sua presenza fisica nonostante un fastidio alla schiena: rintuzza di testa e di piede tutto quello che può, si sacrifica con un fallo tattico da ammonizione ma si perde Raffinì sul gol. Sfortunato!

PANELLI 6. I gol nascono da fermo e su amnesie di compagni su cui non può nulla, per il resto non si macchia di errori e gioca mille palloni in ripartenza, provando almeno a evitare il tracollo fino al gong. Lui. Sufficiente!

HAVERI 5. Entra in partita senza la necessaria bava alla bocca e non riprende più il bandolo della matassa. Spinge poco e senza affondare mai davvero e a inizio ripresa combina la frittata che tramortisce il crescendo biancorosso facendosi infilare fra le gambe la filtrante morbida che mette Lordkipanidze. Da lì in poi è buio pesto, per lui e per tutti. Morbido!

TANASA 5. È il perno della squadra, l’uomo che insieme a Gabbianelli fa girare gli ingranaggi biancorossi e quando il suo motore non gira a pieni giri ne risente tutta la baracca. Ha un po’ il fiato corto, prende l’ennesimo giallo e dovrà scontare un altro turno di squalifica. Ingolfato!

TONELLI 5. Se anche l’uomo più in forma della banda alterna i soliti lampi a inusuali balbettamenti significa che si è a livelli da antenne dritte. Ci prova e ci riprova con risultati da montagne russe e dopo aver risentito di un contrasto saluta la compagnia. Meglio non rischiare con l’aria che tira. Luci e ombre!

PISCITELLA 5. Inizia a destra e mette subito un cross interessante, a metà frazione passa a sinistra ed è il primo a sporcare davvero i guanti a Ferretti con un bel destro sul palo corto. Due perle in un’infinità di ghirigori e pochi veri pericoli. Soffocato!

GABBIANELLI 5. Una buona giocata iniziale fa ben sperare, ma la seguono tanti inusuali errori di misura. Poi entra in partita con qualche scambio d’autore nello stretto e un assist da palati fini a Germinale dopo una bella serpentina e l’ultimo quarto d’ora del primo tempo è l’unico scorcio di gara davvero da Rimini. Dopo l’intervallo scompare dai radar e sarà bene che riappaia se si vogliono portare a casa i 4 punti che servono per dire Serie C. Giornataccia!

FERRARA 5.5. Ha un avvio pimpante e vivace, si accentra per lasciare campo agli inserimenti di Haveri e appena vede un varco ci si infila: al quarto d’ora chiudendo con il primo tiro biancorosso. Alla mezzora con un tiro cross centra la traversa e sul gong della prima frazione imbecca con il calibro Germinale nel cuore dell’area liberandolo a tu per tu con Ferretti. Piccole scintille che non accendono il fuoco dei compagni. Volitivo!

GERMINALE 5. Lotta, prova a fare sportellate e fa da sponda soprattutto di testa, ma manca in quelle conclusioni sotto porta che sono il suo pane: imbeccato alla perfezione da Ferrara, stoppa a dovere ma è lento nella girata e sul cioccolatino di Gabbianelli sceglie l’improbabile velo alla girata di prima da due passi. Nella ripresa ci prova con una bel colpo di testa e una botta dai 30 metri, ma non lascia mai davvero il segno. Murato!

12’ st GRESELIN 5. Entra volitivo e con buona gamba, prova a raccordare i reparti e a giocare qualche palla dentro ma scentra la zuccata comoda sulla sponda di Germinale che avrebbe riacceso qualche speranza e perde ingenuamente in dribbling la palla da cui nasce il 3-0.

17’ st CONTESSA 5.5. Per il gioco degli under si ritrova al centro della difesa al fianco di Panelli, si applica e tiene la posizione, regalando in sganciamento il più bel cross di giornata. E’ preso in mezzo nella ripartenza del 3-0 ed è il meno colpevole di giornata.

21’ st TOMASSINI SV. Ritrova il campo dopo il lungo stop e inizia con qualche bella sponda in elevazione ma si spegne quasi subito, per una condizione che non può esserci. Gioca una mezzoretta di quello che nel basket Nba si chiama garbage time, scampoli neanche più da giudicare. La nota positiva è ritrovare un’arma in più che sarà di certo utile vista la condizione generale.

27’ st ANDREIS SV. Entra in una gara che non esiste più.

35’ st ARLOTTI SV. Vale lo stesso discorso di Andreis.

GABURRO 5. Va alla ricerca del gol perduto con un 4-2-3-1 iper offensivo, quando i risultati del pomeriggio avrebbero magari concesso anche maggior prudenza, poi prova a mischiare le carte in ogni modo: invertendo gli esterni, passando a un 4-3-1-2 con la doppia torre e Piscitella mezzala destra, chiudendo con il solo Greselin in mezzo e mille giocatori offensivi ma i suoi ragazzi non trovano mai il bandolo della matassa. La sensazione è che la spia della riserva sia davvero a livelli di guardia e dovrà estrarre dal cilindro tutta la sua sapienza per invertire una rotta di quattro punti in quattro gare, con il ko più pesante della stagione sul groppone. Riuscirà a toccare i tasti giusti come ha sempre fatto, lo meritano lui, la squadra, la società e tifosi super che anche oggi hanno abbracciato i giocatori anche dopo il 3-0. Animo e… alé burdel.

Nicola Strazzacapa

IL DOPOGARA

VOTA IL MIGLIOR BIANCOROSSO IN CAMPO