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il presidente confermato

Adunata e molestie. Favero: chiediamo scusa a donne. Alpini affidano a legali tutela immagine

In foto: il presidente Favero (@Newsrimini)
il presidente Favero (@Newsrimini)
di Redazione   
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mar 31 mag 2022 15:24 ~ ultimo agg. 1 giu 12:33
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Le scuse alle donne offese, la promessa di essere intransigenti con i responsabili dei fatti deplorevoli avvenuti a Rimini ma anche la volontà di tutelare gli Alpini da “un tentativo da parte di alcuni settori, in essere purtroppo già da alcuni anni, di screditarne l’immagine complessiva”. Lo ha detto il presidente dell’Associazione Nazionale Alpini Sebastiano Favero nella sua relazione di insediamento dopo essere stato confermato per il prossimo triennio alla guida nazionale dell’Associazione nell’Assemblea che si è svolta domenica a Piacenza.


Il passaggio della relazione di Favero dedicato ai fatti di Rimini:

“Siamo reduci dalla Adunata di Rimini-San Marino che dopo due lunghi anni di attesa, siamo finalmente riusciti a fare con quattro giornate
intense di avvenimenti. Il rinvio ha fatto sì che questa 93ª Adunata coincidesse anche con i 150 anni del Corpo degli Alpini e di 100 anni
della Sezione Bolognese Romagnola che ci ha ospitati. È stata un Adunata partecipata e per quanto ci riguarda entusiasmante, che ha
portato a Rimini e San Marino tanti alpini e familiari, animati dalla volontà di condividere i momenti salienti della manifestazione.

Purtroppo alcuni accadimenti incresciosi hanno rovinato lo spirito di condivisione e di festa della stragrande maggioranza dei partecipanti
con un tentativo da parte di alcuni settori, in essere purtroppo già da alcuni anni, di screditare l’immagine complessiva degli alpini sia in armi che dell’Ana. Precisato che, come Ana, condanniamo i fatti di molestie, e chiediamo scusa alle donne offese, saremo intransigenti con i responsabili, sia associati che non e saremo nel contempo determinati a difendere l’onorabilità e l’immagine dell’Ana contro chiunque. Per questo siamo in attesa dei riscontri provenienti dalle Forze dell’Ordine e dalla magistratura e contemporaneamente stiamo raccogliendo documentazione e segnalazioni atte a comprendere meglio quanto avvenuto, il tutto supportato da un nostro pool di avvocati ed esperti di comunicazione e social. Non possiamo permettere che la irresponsabilità di pochi, intacchi la nostra credibilità e serietà, lo dobbiamo ai nostri Caduti e quanti sono “andati avanti”, ai nostri volontari e alla nostra storia, intrisa di dovere e solidarietà.

Non è accettabile che per la responsabilità di qualcuno, forse non associato, responsabilità che per legge è personale, venga generalizzato e coinvolta l’intera Ana; ripeto saremo determinati e decisi a difendere la nostra immagine e i nostri valori che peraltro, anche in questi giorni, la gente ci sta ampliamente dimostrando con attestati di stima e sostegno. Per le prossime Adunate dovremo pensare da un lato ad un sistema di controllo per meglio supportare le Forze dell’Ordine e dall’altro a una migliore sensibilizzazione dei nostri associati con il supporto imprescindibile delle Sezioni e Gruppi nell’individuare eventuali facinorosi al fine di contenere se non eliminare fenomeni di intolleranza e molestie. È quanto è emerso anche nel Consiglio Direttivo Nazionale straordinario della settimana scorsa a Feltre”.

Le relazione integrale.