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Dal Friuli al Cilento

Su Icaro TV torna Cammini. Sei nuove puntate in onda il mercoledì

In foto: Una immagine tratta da Cammini. Storie a passo lento
Una immagine tratta da Cammini. Storie a passo lento
di Serena Saporito   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
mar 26 apr 2022 11:16 ~ ultimo agg. 27 apr 13:46
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Da mercoledì 27 aprile torna su Icaro TV, canale 18, “Cammini. Storie a passo lento”. Un programma, prodotto da Gruppo Icaro, che racconta le emozioni di chi cammina a piedi lungo il Bel Paese.

Un tipo di viaggio, quello lento, diventato ormai di tendenza e che, scopriremo in questa nuova edizione, fa così bene ai territori attraversati, a volte a rischio spopolamento.

In questa seconda edizione inoltre ci soffermeremo sulle figure di alcuni grandi santi che hanno camminato per portare la loro testimonianza di fede lungo questi percorsi, che oggi ne ripercorrono la storia: come Sant’Antonio di Padova e San Colombano.

Sei le nuove puntate di questa seconda edizione, che nello stile del format vanno ad incontrare questo popolo del camminare, indagando le ragioni – religiose e spirituali in senso più ampio – che spingono verso questo viaggio lento: il desiderio religioso di ripercorrere le vite dei santi, ma anche quello universale di rimettersi in ascolto di se stessi e vivere per qualche giorno ad un inusuale ritmo lento. Una voce off fa da filo conduttore, sottolineando note storiche e geografiche, anche grazie a una grafica che, attraverso cartine in movimento, descrive i percorsi.

Un format, realizzato per il circuito  di tv locali Corallo, diffuso in tutta Italia, che lo scorso settembre ha ricevuto il premio serie televisiva al Festival Sacrae Scenae di Ardesio.

Mercoledì 27 aprile alle 21 e 30 si parte da una regione poco frequentata per i Cammini: il Friuli Venezia-Giulia. Qui si snoda il CAMMINO CELESTE. Un percorso nato attorno alla Basilica di Aquileia, il più antico edificio di culto cristiano del Nord-Est. La Basilica sorse dopo l’editto di Costantino, che ponendo fine alle persecuzioni religiose, aprì la via per la comunità cristiana di edificare liberamente il proprio edificio di culto. La meta finale del cammino è il Monte Lussàri con il suo santuario, sorto dallo sviluppo di una piccola cappella, eretta per onorare la Madonna. Oggi il santurario di Monte Lussàri è meta di arrivo per i pellegrini da Friuli, Austria e Slovenia. Non a caso è divenuto un simbolo di pacifica convivenza tra i popoli.

Cammini è una produzione Gruppo Icaro. Un programma di Francesco Cavalli.

Scritto e curato da Serena Saporito. Regia e montaggio: Enrico Guidi.

Le altre puntate, in onda ogni mercoledì alle 21 e 30:

LA VIA DEGLI ABATI
Solitaria e sfidante, ma proprio perchè meno battuta, così attraente per i pellegrini che cercano la solitudine. Questa è la via degli abati, o via Francigena di montagna. Uno dei più antichi cammini per valicare l’Appennino e scendere verso Roma. La figura chiave di questo cammino è San Colombano, abate irlandese e padre, con San Benedetto, del monachesimo europeo. La via nasce per mettere in comunicazione Bobbio, sede dell’abbazia di San Colombano, e Roma: un percorso praticato prima dagli abati, appunto, che andavano in visita alla  corte pontificia da cui l’abbazia dipendeva, e succesivamente dai pellegrini provenienti dalla Francia e dalle Isole Britanniche, che a Bobbio, dopo la morte del Santo, iniziarono a passare per venerarne le spoglie. Una via riscoperta negli anni ’90 dopo l’intuizione di un appassionato di storia locale e che oggi è tornata a nuova vita anche grazie al passaggio, in queste zone, di un ultratrail di montagna: la Abots Way.

IL CAMMINO DI ANTONIO IN ROMAGNA
La Romagna e le sue dolci colline sono luoghi che hanno assistito a un passaggio importante nella vita di uno dei santi più amati: sant’Antonio di Padova. Predicatore, teologo, dottore della Chiesa, è in Romagna che si svelò al mondo, prima di intraprendere la via del nord Italia e divenire il santo conosciuto in tutto il mondo. Al passaggio romagnolo del santo, per gli 800 anni della sua vocazione francescana, è stato dedicato un cammino speciale, in cinque tappe: dall’eremo di Montepaolo, sulle colline forlivesi, fino a Rimini. In occasione del cammino celebrativo, in tutti i luoghi di culto principali toccati durante il percorso, è stata esposta per qualche ora una reliquia del santo, per poi riprendere il viaggio con i pellegrini: nello zaino di fra Gabriele, frate minore conventuale della comunità San Francesco di Monselice.

IL CAMMINO DI OROPA
Il cammino di Oropa, diretto all’omonimo santuario, ci porta in quella zona del Piemonte che per secoli fu importante crocevia di antichi tracciati devozionali e passaggi di viandanti in una zona cruciale di passaggio dalla Francia. Un cammino molto attraente per i giovani, che possono raggiungere la tappa di partenza, Santhià, arrivando facilmente in treno da Milano e da Torino. Un percorso che incontra anche un altro importante santuario, quello di Graglia: per i pellegrini un primo incontro con la Madonna, prima di proseguire il viaggio per Oropa e il suo monte, uno dei 9 sacri monti del Piemonte e della Lombardia. Riconosciuti patrimonio mondiale Unesco, sono nati sia come luoghi di preghiera in Europa in alternativa alla Terra Santa, sia come risposta alla Riforma Protestante, con il chiaro intento di stupire i fedeli.

IL CAMMINO DI SAN NILO
Il Cammino di San Nilo ci porta nel cuore del Cilento italogreco alla scoperta della figura di San Nilo, eremita e amanuense, soffermandosi sui luoghi che videro la sua vestizione dell’abito monastico e l’inizio della sua avventura spirituale, dopo che fu attratto da un grande e insaziabile desiderio di solitudine. E’ questo un cammino che pellegrini e camminatori stanno riscoprendo da pochi anni. Un cammino dove la natura la fa da padrona, facendo immergere i camminatori in scenari naturali straordinari: dai monti al mare, da Sapri a Palinuro. Tra i luoghi suggestivi che vengono toccati, gli straordinari “Capelli di Venere”, un gioiello del Parco Nazionale del Cilento. Il cammino tocca i principali luoghi percorsi dal santo fino al Monastero di San Nazario. Un viaggio anche nelle tradizioni di questi luoghi, comprese quelle culinarie.

IL CAMMINO DI FRANCESCO DA ASSISI A GRECCIO
Dalla “città santa” di Assisi al santuario del presepe di Greccio: quello che unisce questi due luoghi francescani è uno dei tratti più suggestivi della Via di Francesco, che percorre Toscana, Umbria e Lazio da La Verna a Roma. Un itinerario in 130 chilometri dalla valle umbra – che custodisce la terra natale di san Francesco e le memorie più vive della sua esperienza terrena – attraversa uliveti e borghi di collina passando per Spoleto e poi attraverso la valle del fiume Nera; per poi raggiungere il lago di Piediluco e lambire la conca ternana, e infine entrare nel Lazio. I sentieri francescani ci conducono nei luoghi dove il Poverello è vissuto e ha pregato nella Valle Santa di Rieti. E, salendo sul costone roccioso di Greccio, si arriva fino alla meta: il santuario dov’è ambientata la rappresentazione del primo presepe vivente della storia.

Le puntate, dopo la messa in onda, saranno disponibili sulla piattaforma icarolplay.it

 

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