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oggi i funerali di sorrentino

Schiacciato sotto un bancale d'acqua, la famiglia valuta azioni contro gli odiatori del web

In foto: Il retro del Conad, dove è morto Umberto Sorrentino (foto Migliorini)
Il retro del Conad, dove è morto Umberto Sorrentino (foto Migliorini)
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 27 apr 2022 07:30 ~ ultimo agg. 16:27
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Si svolgeranno oggi, mercoledì 27 aprile, alle 15.30 nella chiesa parrocchiale S. Pio V di Cattolica, i funerali di Umberto Sorrentino, il 47enne riminese rimasto schiacciato sotto un intero bancale di casse d’acqua minerale, sul retro del supermercato Conad nel centro commerciale cattolichino Diamante, mentre cercava di sottrarre alcune bottiglie.

Il clamore sui social suscitato dalla notizia della tragica morte dell’uomo, ha indotto i famigliari a far conoscere al pubblico il loro dolore ed il loro risentimento per le dichiarazioni ingiustificabili, gratuite, piene di odio, riprovevoli umanamente e socialmente. “Chiunquesi legge nella lettera che la famiglia di Sorrentino, attraverso il suo legale Massimo Vico, ha indirizzato agli organi di informazione ha potuto scorrere in questi giorni sui social giudizi su Umberto di questo tipo: ‘era un ladro’, ‘adesso un ladro in meno’, ‘morire per una bottiglia d’acqua, se aveva sete poteva andare ad una fontanella’. E così di seguito ed anche peggio. In poco tempo queste espressioni sono diventate virali, ponendo in seconda luce, i pochi commenti positivi che mostrano comprensione e reclamano pietà e rispetto per una morte atroce. Che desolazione! Che Schifo! Che vergogna! Che ignoranza! Che volgarità! Che degrado umano e civile! I moderni strumenti di comunicazione sono di grande aiuto per l’umanità, ma se finiscono nelle mani degli ignoranti è come aver buttato le perle ai porci”.

Per i famigliari di Sorrentino “il gruppo degli haters non è interessato a considerare Umberto come persona, rifiuta di conoscere le condizioni di salute fisica e mentale, le sofferenze, le difficoltà affettive, i rapporti famigliari, le cause della sregolatezza, in sintesi la vita vera. Per questi ‘leoni da tastiera’, odiatori, Umberto è morto perché ha tentato di rubare qualche bottiglia d’acqua: tanto basta per farlo diventare un bersaglio di odio e di scherno“.

Che Sorrentino invece fosse una persona malata per difficoltà psichiche, mentali e comportamentali, la famiglia non ne fa mistero: “Umberto ha passato alcuni periodi della sua esistenza in comunità terapeutiche anche con limitazioni della libertà personale anche a seguito di azioni giudiziarie che lo sottoponevano all’obbligo di cure, assistito con scrupolosa competenza professionale e vera disposizione affettiva, dall’avvocato Massimo Vico del Foro di Rimini, che continuerà ad assisterlo nelle conseguenze del tragico evento”.

La madre Rosaria ha sempre seguito il figlio con totale dedizione, con tanta fatica e difficoltà economica, anche con l’aiuto dei parenti, e soprattutto con grande amore, tanto grande quanto ne richiedeva la condizione di salute di Umberto. Rosaria ha ricevuto attestati di comprensione e pietà da parte di molti cittadini e conoscenti e di rappresentanti delle istituzioni, ma ha dovuto anche sopportare l’immenso dolore per il vile sfregio inferto da un gruppo di incoscienti che insieme hanno osato diffamare e deridere la tragica fine di un figlio malato. La famiglia spera che questi malvagi non passino inosservati alla giustizia. A tal proposito sta valutando se intraprendere azioni legali nei confronti degli autori di quegli ignobili commenti.

“Rosaria e tutta la famiglia di Umberto – spiega l’avvocato Vicoringraziano tutti quanti hanno dimostrato pietà per Umberto, in particolare la sindaca di Cattolica, Foronchi Franca, e la vice sindaca di Rimini, Chiara Bellini, per le parole di comprensione e di compassione espresse sugli organi d’informazione locali. Per quanto riguarda la verifica della situazione fisico-ambientale in cui ha avuto luogo il tragico evento, la famiglia ripone la massima fiducia e rispetto nell’azione degli organi preposti alla ricostruzione, all’analisi e alla valutazione dei fatti“.