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Accordi non rispettati

Officina Grandi Riparazioni. Ok a risoluzione Regione: serve intervento urgente

In foto: le Officine di Rimini
le Officine di Rimini
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 6 apr 2022 16:18 ~ ultimo agg. 19:02
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Via libera in Assemblea Legislativa regionale alla risoluzione che chiede un intervento del Governo e la convocazione di un tavolo regionale urgente sulla grave situazione degli impianti OGR di Rimini e Bologna. “Una vicenda che seguo dal principio e che dopo due anni non si è ancora risolta: a fine 2020 avevo presentato una interrogazione per conoscere le intenzioni della Regione Emilia-Romagna a difesa degli impianti di FS. Oggi abbiamo votato la risoluzione dei colleghi Igor Taruffi e Federico Amico di Emilia-Romagna Coraggiosa che ho sottoscritto, integrandola con emendamenti per rafforzare alcuni aspetti specifici dell’impianto di Rimini” riporta la consigliera regionale Pd Nadia Rossi. “Quanto previsto dagli accordi per il rilancio siglati da sindacati e Ferrovie dello Stato nel triennio passato, finalizzati ad innovare e sviluppare l’ex OGR sia a Rimini che a Bologna, non si è verificato” spiega la Rossi. “Nella nostra città era prevista l’introduzione di nuovi turni con maggiore disponibilità oraria a fronte della trasformazione dell’impianto da parte del Gruppo finalizzata a manutenere treni che fossero sempre di ultima generazione. Nulla di tutto ciò è stato fatto” constata la consigliera regionale, che ha partecipato ai sit-in davanti alla sede riminese in compagnia dei lavoratori specializzati e delle sigle sindacali. “Nonostante le sollecitazioni sulle previsioni di sviluppo delle due sedi, sostenute dall’Assessore regionale alla Mobilità e Trasporti Andrea Corsini e successivamente quelle dell’Assessore regionale allo Sviluppo Economico e Lavoro Vincenzo Colla che ha convocato a dicembre 2020 un tavolo di confronto con Ferrovie dello Stato, le rappresentanze di Cgil, Cisl, Uil e le amministrazioni comunali di Rimini e Bologna, nessuna risposta è ancora arrivata dai vertici aziendali. Il silenzio permane anche dopo il successivo tavolo nazionale riunito a gennaio 2021 e le sollecitazioni del Comune di Rimini, risalenti solo a qualche mese fa, dopo l’intensificarsi delle notizie di chiusura della sede riminese delle OGR, punto di riferimento di un comparto che negli anni ha contribuito allo sviluppo dell’intero territorio” denuncia la consigliera Pd. “Per questo chiediamo di riaprire il dialogo con i vertici di Trenitalia e che sia convocato in tempi brevi un nuovo tavolo regionale a garanzia dell’impegno della Regione Emilia-Romagna sul tema, proprio ora che l’azienda ha annunciato la presentazione di un nuovo piano industriale decennale, concentrato sul potenziamento di servizi efficaci e sostenibili. La priorità assoluta ora è la salvaguardia dei posti di lavoro degli impiegati che ho incontrato davanti all’impianto. Ma l’obiettivo finale – sottolinea Nadia Rossi – è quello di valorizzare le OGR in una prospettiva di innovazione e futura occupazione specializzata, per un comparto fondamentale in Regione e nel Paese”.

Ok alla risoluzione anche dalla Lega che denuncia però le mancanze da parte della Regione. “La nostra è una precisa denuncia nei confronti della assenza di un controllo da parte della Regione degli accordi disattesi per il rilancio delle officine di manutenzione del materiale rotabile di Rfi e Trenitalia di Bologna e Rimini, salvaguardando la qualità e la quantità dell’occupazione” spiegano i consiglieri regionali della Lega Matteo Montevecchi e Michele Facci. “Già dall’ottobre del 2020 – ricordano – come Lega ci siamo occupati di questa vicenda sollecitando la Giunta regionale a salvaguardare la qualità dell’occupazione specializzata da tempo radicata negli stabilimenti di Bologna e Rimini. Questa nuova risoluzione rappresenta una ulteriore denuncia del mancato rispetto di accordi presi. La Regione, essendo attore di realtà societarie delle ferrovie regionali, ha il dovere di attivarsi per far sì che gli accordi per il mantenimento e il rilancio dell’attività di manutenzione vegano rispettati risolvendo in modo efficace questo annoso problema che riguarda la qualità e la quantità dell’occupazione nella nostra regione” concludono Montevecchi e Facci.