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abusi sulla ex

Il ricatto audio del rapporto sessuale e la violenza. Arrestato 48enne

In foto: repertorio
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di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 26 mar 2022 12:38 ~ ultimo agg. 27 mar 10:16
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“Se non sei mia, non sarai di nessun altro”. Con questo avvertimento l’aveva costretta ad avere un rapporto sessuale completo. Lei, infatti, avrebbe voluto opporsi, ma lui, il suo ex compagno, la ricattava di divulgare il file audio di un loro precedente rapporto (questo sì avvenuto consensualmente) che aveva registrato senza che lei se ne accorgesse. “Lo invio a tua madre e al tuo fidanzato”, le avrebbe ripetuto. Quella minaccia qualche mese fa è diventata realtà e l’uomo, un 48enne residente a Cattolica, ha inviato per davvero quell’audio al nuovo compagno della sua ex: “Ecco come si comporta con gli altri uomini, stai attento”. Un avvertimento tutt’altro che disinteressato, che aveva come unico scopo quella di far del male alla donna che non poteva più avere, che aveva trovato il coraggio di dire basta, di voltare pagina e persino di denunciarlo ai carabinieri cattolichini.

A poco o nulla, però, sono servite le precedenti denunce sporte dalla donna (una delle quali poi ritirata), la misura del divieto di avvicinamento o l’ammonimento del questore notificatogli a metà maggio. Il 48enne ha continuato ad essere ossessionato dalla sua ex, con la quale a dicembre del 2021 c’era stato un riavvicinamento. Lui le aveva fatto credere di essere cambiato davvero, e lei si era lasciata convincere. Le frequentazioni tra i due erano ricominciate e in questo breve periodo ci sono stati dei rapporti consumati consensualmente. La donna, però, ha sempre ribadito di non voler rivestire il ruolo dell’amante e al culmine dell’ennesimo litigio lui ha utilizzato l’arma del ricatto: il file audio registrato a sua insaputa. Da quel giorno (era la metà di febbraio di quest’anno) gli atti persecutori non sono più cessati. Il 48enne ha continuato a pedinarla, a seguirla fin sotto casa o davanti al locale dove lavora. In passato era persino entrato e l’aveva insultata e minacciata davanti clienti e colleghi. Il telefono della donna non smetteva mai di squillare. L’ultimo episodio persecutorio, in ordine di tempo, risale a dieci giorni fa, quando l’ex transitando in auto davanti al locale ha attirato l’attenzione della donna e ha mimato il gesto degli schiaffi al volto, come a volerla intimorire.

E’ stato il pubblico ministero Davide Ercolani, dopo aver attentamente valutato la pericolosa escalation di persecuzioni e minacce rivolte alla donna, a chiedere ed ottenere dal gip del tribunale di Rimini, Vinicio Cantarini, la custodia cautelare in carcere nei confronti del 48enne. Per il giudice, infatti, l’indagato ha dimostrato di non avere alcuna capacità di autocontrollo e si è mostrato del tutto indifferente ai precedenti ammonimenti del questore. Così per lui, difeso dall’avvocato Angelo Gencarelli, in attesa dell’interrogatorio di garanzia si sono aperte un’altra volta le porte del carcere riminese dei Casetti.